Punto Nascite, il retroscena: l'assenza del Sottosegretario in consiglio azzera le speranze?
Tornando alla questione, va registrata, di contro, la sicurezza mostrata da parte di Claudio Bottari, al vertice della Lega di Mantova: lo stesso su Facebook, in una discussione abbastanza accesa, crea un botta e risposta, tra gli altri con l'ex assessore Fava.

CASALMAGGIORE – C’è un retroscena che non lancia certo un segnale positivo o speranzoso, legato al consiglio comunale sul Punto Nascite Oglio Po che si è tenuto venerdì. In un primo momento, infatti, appariva praticamente certa la presenza, tra gli altri, anche di Maurizio Fugatti, forse nome non molto noto nel comprensorio Oglio Po, ma nominato nei giorni scorsi quale Sottosegretario al Ministero della Salute. Una figura di peso nella questione, insomma. Se non che alla fine Fugatti non è arrivato a Casalmaggiore e la sua assenza, pur passata sotto silenzio, rischia di essere la prova di una decisione già presa a Roma così come a Milano. Anche perché voci di corridoio spiegano che probabilmente Fugatti è stato “consigliato” affinché evitasse la trasferta casalese: come a dire, in una libera traduzion della mossa dal “politichese”, meglio evitare di andare a fare promesse se queste non si possono mantenere.
Tornando alla questione, va registrata, di contro, la sicurezza mostrata da parte di Claudio Bottari, al vertice della Lega di Mantova: lo stesso su Facebook, intervenendo in una discussione abbastanza accesa, spiega che “sono tranquillo, talmente tranquillo che sono convinto che il punto nascite alla fine non chiuderà. Nonostante il diktat di Roma che impone la chiusura. A differenza tua (il riferimento è al militante viadanese Lucio Boni, che scrive il post, ndr) io ero presente al direttivo, vedremo”.
Segue un botta e risposta che coinvolge tra gli altri anche l’ex assessore regionale Gianni Fava (che fa parte ora della minoranza interna della Lega), il quale usa l’ironia per replicare: “Se Bottari dice di aver trattato personalmente la questione ai massimi livelli politici nazionali e di essere certo che il punto nascite non chiuderà, io ci credo. Bene così. A prescindere da chi va o non va ai consigli comunali. L’importante è il risultato. Per questo avevo presentato una mozione che è stata giudicata inutile. Contento di aver fatto una cosa inutile. Mi sarei preoccupato del contrario. Viva l’Oglio Po!”.
Lo stesso Bottari poi chiude, ricordando il nuovo direttivo convocato a Mantova, sede idonea a parlare della questione con maggiori dettagli, e precisando: “Non ho promesso nulla. Non fate i furbi. Sono convinto dell’impegno dei nostri come della certezza del diktat del ministro che impone la chiusura. Come del flop avuto sinora perché le nascite sono calate costantemente. Se ci sarà tempo sufficiente sono convinto, ripeto, che faranno quanto possibile affinché non chiuda”. Insomma il dibattito è aperto, ma intanto il tempo stringe: e l’assenza di Fugatti a Casalmaggiore, per quel retroscena ora svelato, rischia di pesare.
Giovanni Gardani