Cronaca

Anagrafe, Casalmaggiore cresce. A novembre 2018 15.484 residenti, crescono giovanissimi e anziani

Anche l’indice di struttura della popolazione attiva cresce tra 2009 e 2017. Questo, che e? il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in eta? lavora- tiva piu? anziana (40-64 anni) e quella piu? giovane (15-39 anni)

CASALMAGGIORE – A novembre 2018 Casalmaggiore presenta 15.484 abitanti residenti, di cui 7.779 femmine (50,23%) e 7.705 maschi (49,76%) (Comune di Casalmaggiore, Ufficio anagrafe, 1 novembre 2018).

Dopo una forte diminuzione dei residenti che dagli anni ’50 del secolo scorso e? durata fino al 1971, passando da 15.185 nel 1951 a 13.161 nel 1971, con cali decennali compresi tra il 6% e il 7%, e una successiva stagnazione ventennale, dal censimento 1991 la dinamica demografica del territorio di Casalmaggiore e? crescente, passando da 13.168 abitanti del 1991 a 15.111 abitanti del 2011 (Istat, Censimenti 1861-2011). Tale aumento non si interrompe neppure nel quinquennio successivo, seppur con un incremento percentuale annuo piu? moderato soprattutto rispetto al primo decennio del secondo millennio e una stazionarieta? nel 2015 e 2016, quando la popolazione residente raggiunge i 15.376 abitanti al 31 dicembre 2016 (Comune di Casalmaggiore, Ufficio anagrafe).

In questo arco temporale tale crescita e il successivo stallo non sono dovuti al saldo naturale nascite-morti. Le dinamiche demografiche sono invece da imputare, da un lato, ai trasferimenti di residenza da altri comuni e, dall’altro lato, all’andamento dell’iscrizione all’anagrafe comunale di cittadini stranieri (persone di cittadinanza non italiana, aventi dimora abituale in Italia), come evi- denzia il diagramma sottostante, che mostra il passaggio da meno di mille stranieri presenti sul territorio comunale nel 2004, a 2.535 registrati il 1 gennaio 2017, pari al 16,5% della popolazione residente.

La popolazione straniera e? giovane: il 92% e? compresa tra gli 0 e i 55 anni di eta?; il 17,2% ha meno di 9 anni, mentre addirittura il 53,1% ha tra i 25 e i 50 anni. La comunita? straniera piu? numerosa e? quella proveniente dal Ghana con il 21,3% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (17,6%) e dall’India (14,0%).

Complessivamente la popolazione al 1 gennaio 2017 presenta una quasi parita? tra uomini (7.632 unita?, pari al 49,6% dei residenti totali) e donne (7.744 unita?, pari al 50,4% dei residenti totali), dato che si discosta invece rispetto al precedente Piano territoriale degli orari che, elaborando dati del 1 gennaio 2009, evidenziavano una presenza superiore di donne (7.608) rispetto agli uomini (7.279). Anche i dati anagrafici 2018, indicati ad inizio paragrafo, confermano tale parita? nella popolazione residente. Si conferma invece una percentuale femminile superiore a quella maschile tra le fasce di eta? ultra sessantenni. Il di- vario donne-uomini cresce al crescere dell’eta?.

La fascia dei giovani (0-14 anni) presenta un leggero incremento percentuale pari all’1% nel quindicennio considerato 2002-2017, cosi? come si segnala una leggerissima crescita percentuale dello 0,5% nella fascia anziani (65 anni ed oltre), a fronte di un decremento altrettanto ridotto della fascia adulti (15-64 anni), registrando pertanto una stazionarieta? nella struttura della popolazione.

I principali indici demografici presentano tutti variazioni piuttosto consistenti e in crescita. Cresciuto e? l’indice di vecchiaia che rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione: nel 2017 ci sono 156 anziani ultrassessantacinquenni ogni 100 giovani fino ai 14 anni, mentre nel 2009 erano ben 10 in meno.

Anche l’indice di dipendenza strutturale vede crescere, seppur in minor quantita, il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni): nel 2017 ci sono 56 individui a cari- co ogni 100 che lavorano, mentre nel 2009 erano 53,4.

Cresce anche l’indice di ricambio della popolazione attiva, che rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensio- ne (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni): la popolazione attiva e? tanto piu? giovane quanto piu? l’indicatore e? minore di 100. Nel caso di Casalmaggiore nel 2017 l’indice di ricambio e? 122,7 – piu? alto rispetto al 2009 quando era 117,7 – e significa che la popolazione in eta? lavorativa e? molto anziana.

Anche l’indice di struttura della popolazione attiva cresce tra 2009 e 2017. Questo, che e? il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in eta? lavorativa piu? anziana (40-64 anni) e quella piu? giovane (15-39 anni), rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in eta? lavorativa ed e? passato da 106,6 a 133,9.

In misura minore e? aumentato anche il carico di figli per donna feconda seppur in misura ridotta, passando da 21,4 nel 2009 a 23,2 nel 2017, cio? in ragione della ridotta natalita?.

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