Il gallo di Rosolino è tornato a casa. Nessun rapimento, si era preso 15 giorni di ferie
"Mi ci sono volute due ore, mi ha fatto penare" racconta, mentre gli amici sorridono. Nessun arrosto, e nessun rapimento. Il gallo di Rosolino aveva solamente deciso di andarsene un poco più in là. "E gli è andata bene"

MARTIGNANA PO – Questa è la storia di un gallo. Oh, non un gallo qualsiasi, ma un gallo nero, razza Araucana, e del suo proprietario Rosolino Agosta da Martignana. Un gallo che ogni mattina col suo canto sveglia i residenti del Centro di Martignana. No, nessun fastidio – almeno nessuna segnalazione – ma ad inizio dicembre il gallo acquistato da Rosolino alla fiera di Verona per 100 euro scompare misteriosamente.
E’ un coscritto – ed un amico – del sindaco Alessandro Gozzi Rosolino. Pensa subito al peggio, a qualcuno che gli abbia voluto tirare il collo per farne un arrosto, e così zittirlo per sempre. E’ arrabbiato il martignanese perché ai suoi galli e alle galline ci tiene molto. Scattano le ricerche, ma nulla da fare. Si pensa all’arrosto e il suo padrone è sconsolato.
Sino al 19 dicembre quando, lo stesso sindaco Gozzi, nota un gallo nero vicino alla cabina dell’Enel a fianco del cimitero. 500 metri circa, in linea d’aria, rispetto alla casa in cui risiedeva. E’ bello pimpante, non sembra aver sofferto di solitudine. Gozzi scatta la foto e la spedisce al proprietario che lo riconosce e, insieme al cognato e armato di un retino da pesca, va alla caccia del suo gallo.
“Mi ci sono volute due ore, mi ha fatto penare” racconta, mentre gli amici sorridono. Nessun arrosto, e nessun rapimento. Il gallo di Rosolino aveva solamente deciso di andarsene un poco più in là. “E gli è andata bene – spiega un divertito Gozzi – perché lì vicino ci sono le volpi!”. Tutto è bene quel che finisce bene. Il gallo adesso è tornato a casa, a far da capo alle galline e a cantare. Forse non tutti ne avranno gioito, ma Rosolino ed i suoi amici sì.
Nazzareno Condina