Martignana cresce. Inaugurato il bar del centro sportivo. Gozzi ed un bicchier di vino
Dopo il brevissimo 'rito' di inaugurazione con benedizione, il momento conviviale quello in cui Gozzi è sempre e perfettamente a suo agio. Scherza con chi lo avvicina ed intanto chiacchiera. E non è solo la gente - la sua gente - la preoccupazione primaria

MARTIGNANA PO – Correrà contro se stesso Alessandro Gozzi a Martignana. D’altronde, ‘cavallo vincente non si cambia’. E vincente il sindaco iperattivo del piccolo comune cremonese che guarda a Po lo è davvero. Nessuno ci avrebbe scommesso qualche anno fa, quando la situazione debitoria del comune era elevata ed i conti in rosso. Lo aveva detto “Ne usciremo”. E così è stato. Ora Martignana guarda al futuro con più ottimismo, e rincomincia ad investire.
I 50 mila euro arrivati dallo Stato quale contributo a fondo perduto sono già stati investiti in asfaltatura, l’anno prossimo una cifra simile verrà investita per l’allargamento della struttura scolastica. Martignana è un comune giovane popolato (ed in maniera sempre più marcata) da giovani coppie con figli. Il progetto per l’intervento nella scuola lo ha curato Damiano Chiarini. “E’ stato un investimento iniziale più elevato” ha raccontato ieri sera il primo cittadino “ma questo ci consentirà di accedere a bandi specifici”. La parola d’ordine è continuare a crescere, senza fare passi più lunghi della gamba. Ora la situazione lo consente. “Possiamo tornare a spendere per il comune con più tranquillità”. Lo dice con ottimismo Gozzi, sorseggiando uno (alla fine sarà qualche bicchiere in più di uno) di vino bianco.
Lo vedi a scambiare quattro chiacchiere con chi si avvicina, a parlare dei suoi giovani (qualche giovanissimo andrà a rimpolpare la lista), a pensare al futuro. Quello del suo territorio che controlla quotidianamente. La vicenda dell’area che sorge dietro alla centrale elettrica – un’area privata che è divenuta discarica – si sta avviando a conclusione. Sarà la proprietà a bonificare, ed è una questione di principio. “Avremmo potuto farlo noi, ma è giusto che a provvedere sia il proprietario”. Non cede. Ed è disposto ad andare avanti con tutti gli strumenti che la legge gli consente.
Ieri, nella zona dove sorgono le strutture sportive comunali, ha inaugurato l’ultima opera in programma. Una struttura che fungerà da bar per le attività sportive ma pure per le feste di paese. Sono stati investiti 26 mila euro. Un’inaugurazione ‘sui generis’ come lui stessa l’ha definita. La benedizione del parroco don Gino, i rappresentanti delle associazioni, mamme con bambini, i suoi collaboratori e chiunque abbia voluto partecipare, a partire dalle associazioni, protezione civile e pro loco in primo luogo “E’ una struttura fissa che rimarrà ad utilizzo sia del centro sportivo, sia delle feste che si fanno tutti gli anni, sia della Pro Loco che delle varie associazioni. La struttura ci è costata 26 mila euro. Gli impianti, dal pavimento ai mobili all’impianto idraulico sono stati donati dalla Pro Loco. L’inaugurazione ufficiale avverrà in giugno in occasione della prima festa prevista. Ovviamente l’augurio è che l’utilizzo di questo centro sportivo ed anche le scuole venga gestito in futuro da una società. Un’altra struttura che si aggiunge alle altre presenti in questo che è uno dei cuori pulsanti del paese, perché ci sono i tre ordini di scuole qui vicino collegate con il centro sportivo, la Protezione civile, altri spazi che potremo utilizzare e che potranno utilizzare le generazioni future per altri giochi. Se ogni anno ci si aggiunge un tassello diventerà ancor più fruibile e complementare ad altre situazioni. Lo dico sempre, anche come ho detto per il Parco Rodari, le iniziative pubbliche devono essere affiancate ad altre situazioni”.
Dopo il brevissimo ‘rito’ di inaugurazione con benedizione, il momento conviviale quello in cui Gozzi è sempre e perfettamente a suo agio. Scherza con chi lo avvicina ed intanto chiacchiera. E non è solo la gente – la sua gente – la preoccupazione primaria. Insieme ad Armando Borsi sta pensando ad un’iniziativa informativa sul come soccorrere gli animali selvatici, coinvolgendo ANPANA, il Cras e la Polizia Provinciale. “Tante volte quando ci troviamo davanti ad un animale ferito non sappiamo che fare, ecco, vorrei che la gente lo sapesse. Vorrei che sapesse quali sono le procedure d’intervento anche dal punto di vista della normativa. In golena abbiamo assistito negli ultimi anni ad un ripopolamento costante”. Per l’ultimo capriolo investito da un auto era stato coinvolto nei soccorsi, e si è trovato di fronte alla difficoltà dell’intervento e da lì è maturata l’idea di coinvolgere i propri cittadini in un momento di approfondimento.
Intanto che parla spiega anche che la palestra di Martignana accoglierà per quel che è possibile – in concomitanza con i lavori nelle palestre di Gussola e Casalmaggiore – le società che avranno bisogno di un punto di appoggio. Nonostante tutto, nonostante la non facile uscita dall’unione dei comuni ed i rapporti tesi che si erano venuti a creare. L’abitudine qui è quella di continuare a guardare avanti.
La prossima settimana Gozzi ripartirà per il Centro Italia, un altro degli impegni che sta portando avanti da tempo, quelo dell’aiuto e del supporto alle popolazioni colpite dal terremoto. Ha già il carico pronto.
Martignana continua a crescere. E continua a farlo anche dopo le difficoltà economiche che ha attraversato. Lo aveva detto, in tempi di vacche magre. “Ne usciremo, lo so, ce la faremo”. Non sembrava allora semplice a chi guardava la situazione da fuori. Ma, ancora una volta, aveva ragione lui. Il sindaco che non ha paura a sporcarsi le mani e a lavorare a fianco dei suoi concittadini. Il sindaco malato della sindrome di iperattività, come tanti altri primi cittadini della zona, soprattutto quelli delle realtà più piccole. Il sindaco di tutti. Correrà da solo perché in fondo, i cavalli di razza non si cambiano. E neppure coloro che con l’amministrazione – ostinati e testardi – hanno mostrato di saperci fare. Martignana continua a crescere ed anche se – per modestia non lo ammetterà mai – è anche (e soprattutto) merito suo.
Nazzareno Condina