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CNC all'attacco: "Bongiovanni in Regione per il bene di tutti, non ti crederà nessuno!"

capiamo che affermare che si è candidato in Regione, rischiando di fare commissariare il comune di Casalmaggiore, per il bene di tutti è una questione simpatica ed elettoralmente carina, ma siamo convinti che nessuno ci crederà a quelle parole

CASALMAGGIORE – Sono stati chiamati, e più volte, in causa in campagna elettorale, senza avere la possibilità del contraddittorio. Rispondono Pierluigi Pasotto, Calogero Tascarella e Mirca Papetti (CNC) alle varie questioni sul tavolo.

“Il sindaco Filippo Bongiovanni – esordisce Pasotto – mi cita quando non ho la possibilità di replicare. Al di là del fatto che la cosa non sia perfettamente corretta mi mette nelle condizioni di dire che se vuole un confronto, decida dove come e quando e io mi rendo assolutamente disponibile”. Questo l’unico appunto fatto singolarmente. Il resto è comunicato di tutti e tre i consiglieri.

“Volevamo cogliere l’occasione anche per puntualizzare che rispetto a quello che il sindaco ha scritto sul suo libercolo elettorale che contiene molte cose, in realtà non tutte sono farina del sacco della sua amministrazione. Ci sono alcune cose che ci stanno particolarmente a cuore e che è utile chiarire”.

A partire dallo scalo merci: “Il sindaco sostiene che si è fermato tutto nel 2007 per un problema legato all’ammiistrazione di allora, non coesa. In realtà la dinamica non andò proprio così. RFI in realtà che aveva preso contatti con un privato e intravvedendo la possibilità di risparmiare un ingente investimento, cosa assolutamente legittima, decise di spostare organicamente lo scalo merci su Piadena. L’organo politico che allora trattò la questione fu la provincia di Cremona, inizialmente col presidente Torchio e successivamente col presidente Salini tant’è che nel 2009 2010, quando si votò questa variante in giunta, fu proprio la provincia a votarla. Vorremmo poi smentire il sindaco poiché non esiste mai un atto dovuto, perché si vota quindi non c’è mai un voto obbligato. Sia l’assessore Leoni adesso vice sindaco che l’assessore Buongiovanni non si opposero a questa cosa e Bongiovanni uscendo dalla sala semplicemente si astenne e decise di non votare contro. I fatti sono questi e poteva tranquillamente votare conto perché non esistono atti dovuti”.

Stazione ferroviaria: “La stazione ferroviaria di Casalmaggiore per quel che riguarda il riscaldamento e la riapertura dei bagni, l’indagine epidemiologica del dottor Riccio non sono farina del sacco del sindaco ma sono frutto di due mozioni presentate una da CNC e l’altra da CNC più Listone, in una data antecedente al suo interessamento. Sarebbe stato carino che almeno lui ci avesse citati”.

“Sul lodo gas e sulla sicurezza Bongiovanni è già stato regolato da Ferroni stesso che ha fatto parte della sua maggioranza. Il tempo sarà galantuomo per quanto riguarda il lodo gas. Resta il fatto che come è stato ricordato il comune non ha rischiato nessuna forma di dissesto come da lui paventato”.

“Una cosa che invece ci piacerebbe spiegare è che l’altra sera durante l’assemblea del Busi Pierluigi Pasotto è rimasto presente nonostante il gruppo fosse in campagna elettorale in una frazione: l’argomento era troppo importante. Il sindaco Bongiovanni e il presidente del consiglio invece hanno fatto una fugace apparizione e poi si sono dileguati andando a fare campagna elettorale. Se non erro sindaco in carica viene pagato fino all’ultimo giorno di mandato così come anche il presidente del consiglio e siccome quello non era un argomento secondario ma era un argomento importante, addirittura oggetto di una convocazione di un consiglio comunale, sarebbe stata buon cosa rimanere. Altra cosa che ci teniamo a smentire è che non è vero che il CdA del Busi è stato eletto all’unanimità e mai il presidente è stato votato all’unanimità. Il CDA è stato eletto dal consiglio comunale, cioè dalla maggioranza e a riprova di questo è che noi di CNC che abbiao ottenuto il 49,8% di voti non abbiamo mai avuto un nostro rappresentante che potesse controllare quello che succedeva. Magari i risultati sarebbero stati diversi. Il sindaco ha inoltre parlato di motivi di attrito con il presidente del Busi in TV, e ci piacerebbe sapere quali sono stati visto che lo ha sempre difeso. Facciamo presente che tra l’altro la giunta del sindaco Bongiovanni, visto che lui non è molto attaccato ai numeri, è costata a Casalmaggiore € 625000, qualche decina di migliaia di euro in più rispetto al costo della giunta del tanto vituperato sindaco Silla. E c’è pure da ricordare che il sindaco Bongiovanni aveva una componente in meno. Tra le altre altre cosine che lui è dimenticato di dire è che sono stati eliminati €220000 di azioni autocisa che la prossima amministrazione non si troverà più”.

“Sulla questione Ospedale Oglio Po e sulla Ferrovia di tutto si può dire tranne che lui abbia avuto un’attività intensa di fianco ai comitati, visto che il comitato d’ambito sperimentale ci ha messo due anni insediarsi. E se non tutto poteva dipendere da un sindaco come quello di Casalmaggiore, comportamenti diversi hanno avuto altri primi cittadini come ad esempio il sindaco di Sabbioneta che invece si è mosso diversamente insieme al sindaco di Gussola”.

L’ultma stoccata è sulle regionali: “Capiamo che si stanno avvicinando le elezioni e che di certi temi è meglio non parlare, e per questo capiamo che affermare che si è candidato in Regione, rischiando di fare commissariare il comune di Casalmaggiore, per il bene di tutti è una questione simpatica ed elettoralmente carina, ma siamo convinti che nessuno ci crederà a quelle parole”.

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