Controllo nei tempi del Coronavirus, approfondimento con le forze dell'ordine
Avete proceduto anche a denunce? "Ripeto, il primo obiettivo è quello di prevenire e informare, poi, ahimè, in ultima ipotesi procediamo laddove vediamo che c’è un comportamento superficiale o il tentativo di prendere in giro e dire il falso".

Come si stanno comportando i nostri concittadini dopo tre giorni di “reclusione domestica forzata”? Abbiamo provato a chiederlo a chi pattuglia il territorio verificando il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio. Carabinieri e Polizia di Casalmaggiore non possono rilasciare dichiarazioni autonomamente, quindi siamo partito dal comandante della Polizia Locale Silvio Biffi, che mostra un quadro molto positivo: «Non abbiamo denunciato nessuno. Dalle verifiche effettuate la gente si sposta soprattuto per fare la spesa. Anche le attività commerciali rispettano le direttive. Nei supermercati c’è ovunque attenzione nel far entrare i clienti in modo selezionato e la gente rispetta le indicazioni. Al di fuori dei controlli, tanti cittadini ci interpellano telefonicamente per chiedere informazioni, spesso per sapere se sia possibile uscire per fare una passeggiata, ma tutti per ora sono scrupolosi, mostrando attenzione, prudenza e cautela».
Una decina, nei primi tre giorni di controllo, i casi certificati di mancato rispetto del Decreto nel viadanese, con un uomo di 63 anni di Marcaria che giovedì ha eluso la quarantena al quale era sottoposto, uscendo comunque di casa. E’ stato fermato e denunciato. «A parte alcune eccezioni, l’impressione è che le persone stiano capendo – spiega il Capitano Gabriele Schiaffini, che guida l’Arma a Viadana -. Sulle principali arterie viarie incrociamo pochi mezzi, con un aumento lieve attorno alle 12 o alle 18, quando cioè i lavoratori tornano per la pausa pranzo oppure rincasano a fine turno. In questo momento (sono le 10,30, ndr) a Viadana non ci sono auto in giro e vedo solo poche persone in coda ordinata davanti alle Poste».
Come stanno andando i controlli? «Ci stiamo coordinando con la polizia locale e facciamo posti di blocco sulle strade di confine tra province varie: quattro-cinque mezzi insieme danno poi il via ai controlli. La situazione più complessa è legata a chi va a fare la spesa: diciamo che se uno sostiene di dover andare al supermercato, ma esce dal proprio comune di residenza, è più sospetto. Tuttavia dobbiamo anche avere buon senso: per chi vive a Dosolo, per fare un semplice esempio, è più comodo andare al supermercato di Guastalla, dunque in quel caso cerchiamo di essere un po’ più flessibili. In linea di massima il Decreto non aiuta a intercettare e a capire ogni singola situazione, ma stiamo facendo del nostro meglio».
L’ex comandante dei Carabinieri di Casalmaggiore Luigi Regni è da qualche anno a Guastalla: «In questo momento eccezionale – afferma il tenente colonnello Regni – siamo chiamati a fare soprattutto un’opera di prevenzione e di informazione, tanto che abbiamo stampato il testo del decreto in centinaia di copie e lo distribuiamo ai posti di blocco. Monitoriamo costantemente il territorio insistendo molto sui ponti di Dosolo e di Viadana. Non possiamo controllarlo tutto ma ho in campo 30 pattuglie al giorno su un territorio che è assai vasto. Giovedì abbiamo bloccato una delle vie centrali di Guastalla in entrambi i sensi con 7 auto e 14 carabinieri. Nella gente c’è confusione, tanto che riceviamo centinaia di chiamate al pronto intervento e abbiamo dovuto rinforzare il centralino. Anche privatamente riceviamo tante telefonate».
Avete proceduto anche a denunce? «Ripeto, il primo obiettivo è quello di prevenire e informare, poi, ahimè, in ultima ipotesi procediamo laddove vediamo che c’è un comportamento superficiale o il tentativo di prendere in giro e dire il falso. Da mercoledì sono 25 le persone denunciate. Diciamo che se fermiamo qualcuno che non è al corrente delle prescrizioni in buona fede lo rimandiamo indietro, se invece fa il furbo viene denunciato, come quella persona che se ne fregava e affermava che doveva andare a lavare l’auto. Due notti fa abbiamo fermato due individui su un furgone rubato e che avevano cercato di scappare: uno dei due era al di fuori del suo comune di residenza e si è beccato pure una denuncia per inosservanza del decreto. Quel che dico ai cittadini è che siamo in una situazione eccezionale: vale propria la pena macchiarsi la fedina penale?».
V.R.-G.G.