Cronaca

Asilo San Giuseppe, lunedì si riparte. E il virus diventa un racconto

Anche evitare il contatto sarà una sorta di 'gioco'. "Abbiamo pensato - chiudono le maestre - a bacchette magiche dove attaccarsi per avere un contatto senza darsi la mano"

CASALMAGGIORE – Il virus come un gioco. Perché a un bambino, in età da asilo, le regole di distanziamento e di igiene o quelle strane maschere che cingono il volto le puoi spiegare pure così, facendole accettare come fossero parte di un racconto, di una favola in cui c’è un ‘orco cattivo’ e degli eroi che lo tengono a distanza.

Riprende con ottimismo, e con una bella dose di fantasia, da lunedì, il lavoro della scuola dell’infanzia San Giuseppe. Non saranno tutti, ma è già un inizio. A favorire la possibilità di ripresa il grande giardino dell’ex Provvidenza che apre spazi consoni allo svolgimento di tutte le attività nel rispetto della normativa vigente per il contenimento del Covid19.

“Noi ci siamo – spiegano le maestre – al San Giuseppe di Casalmaggiore. Finalmente un piccolo gruppo di bambini potrà rientrare sfruttando il grande giardino della scuola, rispettando il protocollo Covid. Proprio per questo le insegnanti hanno escogitato alcuni ‘trucchetti’ per aiutare i bambini ad accettare alcune limitazioni. Un racconto dove il protagonista è proprio il virus, ma anche maestre con la mascherina da super eroi. Gel magici che allontanano il virus dalle manine”.

Anche evitare il contatto sarà una sorta di ‘gioco’. “Abbiamo pensato – chiudono le maestre – a bacchette magiche dove attaccarsi per avere un contatto senza darsi la mano.
In questo modo i bambini vivranno una divertente avventura ma con regole chiare che li proteggeranno”.

I bambini torneranno, con le loro voci, a riempire di ‘normalità’ la vita. Nulla può essere realmente normale dopo tre mesi di reclusione e di rigide norme e qualcuno di loro ha probabilmente vissuto direttamente – con genitori o nonni, oppure per la presenza in casa di personale medico e infermieristico – la presenza del virus. Ma il mondo, per un bambino, ed anche nei suoi aspetti più duri, può diventare favola e gioco: le maestre sono pronte a riaccendere sorrisi nei loro volti. In fondo – come le fate – loro la bacchetta magica già ce l’hanno.

Nazzareno Condina

 

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