Salute

Bozzolo, Covid positivi al "Don Mazzolari"? Preoccupazione di Torchio, ASST smentisce

Forse scottato da precedenti che, in tema di sanità, non sono mai stati molto favorevoli al comprensorio Oglio Po e spesso hanno anzi depauperato il patrimonio di strutture e attrezzature, Torchio ha comunque messo le mani avanti.

BOZZOLO – Una volta tanto la notizia è una smentita, che però ha fatto comunque rumore. Perché dopo essere uscito dall’incubo Covid, con la chiusura dei relativi reparti, l’ospedale don Primo Mazzolari di Bozzolo temeva di tornarci subito. Lo stesso sindaco bozzolese Giuseppe Torchio, infatti, aveva esternato la sua preoccupazione in un post scritto su Facebook, ormai sempre più utilizzato da molti alla stregua di una fonte istituzionale. “Se poi mandano i nuovi Covid dei recenti focolai dei macelli e Parmovo a Bozzolo, ospedale specializzato in riabilitazione di qualità e non ospedale per acuti, quindi privo di DEA, TAC, etc. allora vuol dire che non si pensa ad un vero e proprio recupero del reparto di riabilitazione”.

Questo il post di Torchio, al quale è arrivata indirettamente una risposta da ASST di Mantova, ossia dall’ospedale Carlo Poma. “Nessun trasferimento avverrà a Bozzolo – ha spiegato ASST di Mantova – tanto è vero che le richieste erano arrivare dall’ospedale Maggiore di Cremona e riguardavano cinque possibili ricoveri legati proprio agli ultimi focolai”. In pratica l’ASST di Cremona ha chiesto un aiuto a Mantova per poter sistemare i cinque positivi al Covid, evidentemente non in buone condizioni di salute nè tantomeno asintomatici. Successivamente da cinque posti letto si è scesi a due, infine sono state cancellate anche queste ultime due richieste. Tutto rientrato e, in ogni caso, garantiscono da ASST di Mantova “Bozzolo non è mai stata un’opzione”.

Forse scottato da precedenti che, in tema di sanità, non sono mai stati molto favorevoli al comprensorio Oglio Po e spesso hanno anzi depauperato il patrimonio di strutture e attrezzature, Torchio ha comunque messo le mani avanti, lanciando una seconda tematica, diversa in questo caso dal Covid, anche se comunque collegata all’emergenza. “Come può fare un sindaco ad essere soddisfatto – si chiede con ironia amara Torchio – se poi si portano il mammografo a Pieve di Coriano e un’altra macchina all’Ospedale da campo (nello spazio triage) davanti al Poma e queste non vengono più riportate a Bozzolo, dove peraltro non si usa ancora la Moc?”. Come a dire, insomma, che il Coronavirus non è l’unica frontiera e questione aperta.

G.G.

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