Piccinelli, no a CNC e all'ipotesi Toscani: "E' superata dal tempo"
Diciamo di voler essere punto di riferimento per il casalasco, di essere attrattivi e ci dà fastidio, dopo che sono state soddisfatte tutte le nostre esigenze, aprire il palazzetto a altri?

CASALMAGGIORE – Ribadisce la propria posizione Annamaria Piccinelli, un No al Palazzetto lì, tra la scuola e l’argine maestro. Ma il no forte e chiaro è anche all’ipotesi ventilata dai suoi ex compagni di cordata, i membri di Casalmaggiore la Nostra Casa Fabrizio Vappina, Pierluigi Pasotto, Mario Daina e Valentina Mozzi. Il progetto di Luciano Toscani è anch’esso ormai superato dal tempo. No al palazzetto lì e no alla palestra da 400 posti. Sì ad un palazzetto pensato in un altro luogo.
PARCHEGGIO E CAPIENZA
“Ritengo anche il progetto Toscani sia completamente fuori dal tempo. Il progetto, a parte l’area scelta, era molto ben pensato. La palestra era da circa 150 spettatori. Considerando la piscina e il campo all’aperto, arrivava a un massimo di circa 250 utenti. Per queste 250 persone, il progetto Toscani prevedeva, giustamente, un parcheggio (si veda la linea blu), il quale occupa metà del verde. Se per 250 persone era previsto quel parcheggio, perché per 450 persone, quel parcheggio, che tutela la scuola e gli stessi sportivi, non sarebbe più necessario? Pensiamo di usare gli spazi e la strada della scuola?”
ISTITUTO MARCONI
“Chi ha disegnato questo progetto non poteva nemmeno lontanamente immaginare come sarebbe cambiato l’istituto Marconi al suo interno, dopo la pandemia. Ma chi porta i figli a scuola, lo sa bene. Ogni centimetro libero è stato usato per fare aule: non c’è più un’aula magna, non c’è più un refettorio, non ci sono più i dormitori per i bambini delle materne i quali non possono più dormire al pomeriggio. Quando a giugno si prevedeva un distanziamento di due metri, la scuola aveva già contattato il parroco e l’Avis per fare aule distaccate. Tutto questo dovrebbe far pensare a chi amministra che la prima cosa da fare in assoluto, prima ancora di qualunque Palazzetto, è quella di dare alla scuola un’area coperta aggiuntiva non solo per ripristinare i dormitori, gli spazi per le disabilità che non riescono a mantenere le distanze (si veda Vicobellignano!!), una piccola palestra o per affrontare eventuali nuove iscrizioni, ma soprattutto qualsiasi nuova evenienza e scongiurare in tutti i modi la didattica a distanza.
COSTI E UTENZA
“Quel tipo di palazzetto, da 400 posti, non costerà meno di due milioni e sarà utile solo ed esclusivamente al Basket perché Gymnica e Karate continueranno a non poterne usufruire per i loro eventi (per loro sarebbe semplicemente un doppione della Baslenga). E anche il basket ha dichiarato che, con una struttura più adeguata, potrebbe fare di più di ora”.
STRUTTURA INTERCOMUNALE, PERCHE’ NO?
“Infine un’ultima considerazione. Perché è così brutto che altri Comuni del circondario possano appoggiarsi a un nostro Palazzetto? Diciamo di voler essere punto di riferimento per il casalasco, di essere attrattivi per favorire il commercio di Casalmaggiore e ci dà fastidio, dopo che sono state soddisfatte tutte le nostre esigenze, aprire il palazzetto a altri? Il protezionismo campanilistico è l’esatto contrario di ciò di cui abbiamo bisogno.
Prima si pensi ai bambini e alla scuola poi a paesaggio, ambiente e sport (tutti!)”
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