Politica

CNC: "Bongiovanni, proposte
senza impegno a Fontana"

"Da un certo punto di vista la cosa ci fa piacere perché in questo modo il sindaco ammette che la Regione è un interlocutore. Su alcune tematiche però Bongiovanni avrebbe dovuto tirare ben prima la giacchetta a Fontana, e prima ancora a Maroni, ma la scelta è sempre stata quella di non disturbare troppo"

CNC (Foto di repertorio)

“Dopo sette anni di torpore il sindaco si fa sentire, portando richieste a Fontana. Senza disturbare troppo il manovratore!”. Torna a farsi sentire CNC (Pierluigi Pasotto, Fabrizio Vappina, Mario Daina e Valentina Mozzi) dopo l’incontro avuto dal sindaco Filippo Bongiovanni con Attilio Fontana a Cremona e il documento portato all’attenzione del presidente di Regione Lombardia. “Da un certo punto di vista la cosa ci fa piacere perché in questo modo il sindaco ammette che la Regione è un interlocutore. Su alcune tematiche però Bongiovanni avrebbe dovuto tirare ben prima la giacchetta a Fontana, e prima ancora a Maroni, ma la scelta è sempre stata quella di non disturbare troppo”. Le richieste a Fontana e le critiche sono state affrontate per temi dal gruppo di minoranza.

PONTE – “Se il ponte ha riaperto lo dobbiamo a Pizzetti perché la Regione ha fatto poco o nulla per la riapertura. Se il ponte ha riaperto, è grazie all’intervento di Luciano Pizzetti, a cui vanno dati i giusti meriti e non della Regione a cui ora ci si rivolge”.

TANGENZIALE – “Le cifre sul documento erano tutte corrette. Il sindaco però si è dimenticato di chiedere come mai in Regione è stato proprio il suo partito a bocciare l’emendamento sul primo tratto della Gronda.E avrebbe dovuto chiedere come mai quell’emendamento appoggiato da Matteo Piloni e Antonella Forattini con l’appoggio di Federico Lena della Lega non è passato, grazie anche al fatto che Lena si è poi assentato al momento del voto. Casalmaggiore ha ottenuto 880 mila euro per tappare le buche, una elemosina che non risolve il problema della tangenziale. Inoltre sempre il sindaco si è dimenticato di chiedere come mai nel piano di mobilità e trasporti regionale non si considerino mai i problemi delle infrastrutture Casalasche e quello stesso piano si fermi spesso dalle parti di Monza Brianza o poco più giù. Sui 4 miliardi di euro del piano Marshall sono saltati fuori soldi un po’ per tutti. E non c’erano 25 milioni per la tangenziale di Casalmaggiore. Questo avrebbe dovuto far presente a Fontana il sindaco”.

FERROVIA – “Siamo stati i primi, insieme ai comitati ambientalisti, a sostenere la TIBRE ferroviaria, nella versione Casalmaggiore Piadena, contrapposta a quella Mantova Suzzara. Delle due proposte, probabilmente per non scontentare nessuno, la Regione ha scelto di non fare niente. Avrebbe potuto il sindaco far presente quali sono le condizioni in cui viaggiano i pendolari del Casalasco e che evidenziasse quali sono i servizi necessari”.

SANITA’ – “Il sindaco avrebbe dovuto portare a Fontana l’elenco delle promesse fatte da Gallera e chiederne conto. A cosa serve avere un sindaco leghista, dello stesso partito del presidente Fontana? Quali vantaggi in termini di servizi abbiamo avuto?”.

AMBIENTE – “Nessun accenno alla questione ambientale e a quella dei fanghi, nessuna parola. Anche in questo caso probabilmente non bisogna disturbare troppo. Cremona è la seconda città più inquinata d’Europa, la Lombardia è tra le aree più inquinate. E’ questo il dato di cui dovremmo maggiormente preoccuparci. Dovremmo chiedere un monitoraggio costante del territorio e non lo facciamo. Dovremmo conoscere quale è la situazione del territorio in maniera costante e non saltuaria e sarebbe necessaria un’indagine epidemiologica per capire l’incidenza dell’aria e dei veleni sulle malattie oncologiche”.

ACQUARIO DEL PO – “Abbiamo appreso della chiusura dell’Acquario del Po, altro segnale evidente di una regione assolutamente incapace di tenersi i propri gioielli. A differenza dell’Amilia Romagna che invece sosterrà la realizzazione dell’Acquario di Mezzani. Se ci fosse stata la volontà politica una soluzione la si sarebbe potuta studiare”.

BUSI E AFM – “Non ci siamo dimenticati delle questioni legate a Palazzo Turati e alla Farmacia Comunale. Ci torneremo presto perché vogliamo delle risposte”.

N.C.

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