Cultura

Genitori Instabili a Venezia per lanciare
il primo film erotico (ma a modo loro)

La dedica è stata spontanea, a Rosy Schiroli, scomparsa nel 2017 e che ha sempre fatto parte dei Genitori Instabili. A Venezia per la compagnia erano presenti, con Walter Cavalli, il figlio Lorenzo, Guido Rubini, Matteo Uccellini, Bruna Bazzan, Marco Goi e Maurizio Stocchi. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Nulla da invidiare alle star di successo: eleganza,, classe e portamento, outfit impeccabili e naturale bellezza il tutto coronato da un bucolico, e al tempo stesso artistico, cappellino di paglia con la scritta identificativa Compagnia dei Genitori Instabili. Così giovedì scorso una delegazione della instabile compagnia casalasca, si è presentata al festival del cinema a Venezia, con tutti i requisiti da red carpet, per presentare il trailer del loro ultimo cortometraggio dal titolo “Il Montatore – Por’NoStrano” una parodia graffiante ed ironica, a tratti comica e rurale, del mondo della pornografia. Non sono nuovi i Genitori Instabili al teatro e ai corti per i quali hanno ricevuto già parecchi riconoscimenti. L’anno scorso furono a Venezia, in quanto associati FIDEC, Federazione Italiana dei Cineclub, per parlare del Festival ColtivaCortiDiretti di cui sono promotori e organizzatori. Venezia quest’anno ha dato loro l’opportunità di presentare un proprio corto dopo avere passato le selezioni al festival FIDEC a Montecatini. In cantiere da un pò di anni, il montaggio si era fermato per svariati motivi, non da ultimo il lutto per la perdita di Mariangela Schiroli, membro del gruppo e a cui il corto è dedicato. E’ durante il lock down che, a causa del riposo forzato, Alessadro Zaffanella, regista storico della compagnia, riesce ad ultimarlo sortendone un capolavoro. Ed eccoli a Venezia: “Ce la siamo proprio tirata – dice col sorriso Valter Cavalli – abbiamo fatto i fighi per un giorno all’Hotel Excesior in mezzo a star internazionali, ci hanno pure chiesto autografi poi, come Cenerentola, il giorno dopo fine dell’incantesimo e di nuovo al lavoro. L’emozione è stata davvero tanta e durante l’intervista, al ricordare la nostra Rosy, mi sono commosso al punto che non trovavo più le parole. Abbiamo giocato come a noi piace fare, toccare temi importanti con ironia è la nostra prerogativa, il nostro punto di forza e ci piace prenderci in giro.” Ed è così anche per questo corto, che narra di un argomento crudo come la pornografia e si conclude in un omaggio alla donna, all’importanza che occupa nella società, alla sua naturale femminilità, alla sua intima e non artefatta bellezza. Venezia è stata anche l’opportunità di conoscere il critico cinematografico Marco Giusti che, entusiasta dei nostri cineasti, si occuperà della recensione del corto e sarà membro di giuria al prossimo festival ColtivaCortiDiretti.

Giovanna Anversa

 

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