San Carlo tra volontari, app,
asporto e tradizione: il programma
Partiamo dall’aspetto forse più attuale, quello del Green Pass: sarà obbligatorio ma non vi sarà un accesso controllato. Semplicemente saranno effettuati controlli a campione a chi sarà presente nell’area fiera da parte della Polizia Locale.

Sarà la Fiera di San Carlo della ripartenza, e sarà dedicata ai tanti volontari che si sono spesi per dare una mano a realizzarla: Casalmaggiore ritrova dopo un anno di pausa forzata il suo evento clou e lo fa con un programma – che partirà il 30 ottobre e terminerà il 4 novembre, giorno del Patrono San Carlo Borromeo – presentato sabato alle 12 in sala consiliare dal sindaco Filippo Bongiovanni e dalla presidente della Pro Loco Liliana Cavalli.
Partiamo dall’aspetto forse più attuale, quello del Green Pass: sarà obbligatorio ma non vi sarà un accesso controllato. Semplicemente saranno effettuati controlli a campione a chi sarà presente nell’area fiera da parte della Polizia Locale. Il Covid ha modificato alcuni dettagli del programma tradizionale: per esempio viene abolita la sfilata inaugurale col taglio del nastro del sabato mattina, mentre vi sarà sul luna park di piazza Garibaldi una giostra in meno. Mancherà infatti la cosiddetta “attrazione novità”, per garantire maggiore spazio per le persone e il rispetto del distanziamento: da regolamento potranno sostare sull’intera area di 16mila metri quadrati fiera fino a 4mila persone (anche se, per le logiche difficoltà, non vi sarà un contapersone vero e proprio).
La Fiera dei volontari, si diceva. Accanto a Polizia Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco con un proprio presidio e a due ambulanze sempre presenti della Croce Rossa, sarà infatti notevole lo spiegamento di forze di chi darà una mano per passione: Protezione Civile, Associazione Bersaglieri, Carabinieri in congedo e Sikh cercheranno di garantire che tutto vada per il meglio, in una edizione senza dubbio più delicata delle precedenti per quanto concerne i controlli. Un grande grazie è andato dal sindaco Bongiovanni alla Polizia Locale e all’Ufficio Tecnico Comunale con Laura Cortellazzi e Simone Cadenazzi, per il lavoro svolto nella suddivisione e calcolo degli spazi. La Prefettura di Cremona ha già dato l’ok, ora l’ultimo sopralluogo – che però dovrebbe essere un pro forma – arriverà ad opera dei Vigili del Fuoco.
Vi è poi una novità molto significativa: la Sagra del Cotechino e del Blisgòn, che si terrà nei locali riscaldati dell’oratorio Maffei come da ormai tre anni a questa parte (eccezion fatta per il 2020 che cancellò tutto), vivrà un’organizzazione differente. Le ordinazioni verranno fatte da una sola persona per tavolo o compagnia, indicando su un foglio prestampato le portate prescelte e portando il foglio in cassa. In questo modo si eviterà un via via di troppe persone ai tavoli, con i ragazzi del corso di Ristorazione di Santa Chiara a Casalmaggiore che saranno gli unici autorizzati a servire le pietanze. Non solo: la app Casalma risulterà subito utile con la possibilità di ordinare da asporto le varie pietanze grazie all’applicazione per smartphone. Ulteriore novità sarà la pesca di beneficenza sempre all’oratorio Maffei.
Per quanto riguarda invece gli appuntamento della tradizione, non mancheranno le mostre: al Battistero Santa Chiara quella su Takashi Paolo Nagai, il medico della ricostruzione dopo l’atomica su Nagasaki, organizzata dall’Associazione Famiglie; in Pro Loco la mostra “Cantico delle Creature di San Francesco” con le foto di Luigi Briselli; in Auditorium Santa Croce la mostra del FotoCine Casalmaggiore 1966 e del Laboratorio FIAF con l’associazione “Stelle sulla terra”, che aiuta le famiglie con bambini affetti da autismo; senza dimenticare le mostre ancora attive, “Strip” sul fumetto americano al Museo Diotti e “Dolce color d’oriental zaffiro” sui gioielli della Divina Commedia riscoperti anche negli Stati Uniti al Museo del Bijou.
G.G.