Bozzolo, minorenni alle prese con
la droga. Don Nicola parla in Chiesa
“Sono venute da me nei giorni scorsi alcune mamme di Bozzolo piangendo disperate. Madri di ragazzini dai dodici ai 15 anni mi hanno cercato per confessarmi che i loro figli sono coinvolti in azioni di spaccio e consumo di stupefacenti. Non sanno più cosa fare"

Un gelo improvviso ha percorso la Chiesa di Bozzolo al termine della Messa delle 10.30 domenica mattina. Un brivido alla schiena avvertito dalla maggior parte dei fedeli che stavano per lasciare il luogo al termine della funzione religiosa. ”Vi devo dare una notizia drammatica” ha detto, prima della benedizione finale, il Vicario don Nicola Premoli che si alterna con il parroco don Luigi Pisani nelle funzioni festive tra Bozzolo e San Martino. “Sono venute da me nei giorni scorsi alcune mamme di Bozzolo piangendo disperate. Madri di ragazzini dai dodici ai 15 anni mi hanno cercato per confessarmi che i loro figli sono coinvolti in azioni di spaccio e consumo di stupefacenti. Non sanno più cosa fare e hanno chiesto un aiuto per uscire da questa spaventosa situazione. Mi è crollato il mondo addosso perché io direttamente mi sono sentito responsabile del loro dramma. Ho avvertito il mio fallimento personale come sacerdote, mio e di tutto l’Oratorio e della nostra struttura. Le feste, i raduni, le pizzate e gli eventi di carnevale non servono a niente se poi succedono queste cose e non ci accorgiamo di cosa sta accadendo ai nostri ragazzi. Veramente non giriamoci più dall’altra parte pensando che tanto il problema non riguarda i nostri figli. Facciamo in modo di sentirci davvero tutti una sola famiglia e mettiamoci nei panni di queste madri. Compiamo lo sforzo di immaginare che questi ragazzi in difficoltà possano essere anche nostri figli. Senza più voltarci dall’altra parte facendo finta di niente o peggio ancora scrollando le spalle dicendo che non è un problema nostro. E non diciamo più per favore “che cosa vuoi che sia una canna”. C’è un proverbio africano che dice “per fare crescere un uomo occorre un intero villaggio”. Parole amare pronunciate dal prete con un tono d’angoscia e di disperazione che hanno scosso i fedeli sopratutto quelli con la coscienza e l’animo più sensibile. Il mondo dei giovani sta subendo condizionamenti terribili e ogni giorno si registrano episodi con risse, azioni di bullismo, ragazzini e ragazzine portati in piena notte all’Ospedale per abuso etilico. Giovanissimi che sballano e cadono nella trappola del consumo di droga diventando essi stessi spacciatori oltre che consumatori. Situazioni disastrose verso le quali don Nicola ha chiesto di pregare intensamente e invocare l’aiuto divino. Sperando che un giorno le omelie sacerdotali possano cambiare stile e diventare tutte come quelle di don Matteo quel prete di Rovato che domenica scorsa ha finito la predica al microfono cantando “Apri tutte le porte, gioca tutte le carte, fai entrare il sole..”
Ros Pis