Nuovo Ponte, Ferroni: "Siamo in Italia,
sicuri che non rimarremo senza ponte?
Sappiamo già che cosa significa, anche in termini economici, non avere un passaggio tra le due sponde, lo abbiamo già vissuto in passato. Quanti milioni è disposto eventualmente a perdere ancora il nostro territorio? Ora, non voglio portare sfortuna, ma la mia è più di un'ipotesi, e spero venga smentita"

Non vuole passare per la Cassandra – o il Cassandro – di turno. In verità gli mancherebbe pure le physique du rôle per entrare nella parte. Ma qualche domanda sul nuovo ponte Orlando Ferroni – ex consigliere comunale – se l’é fatta. E si è pure dato qualche risposta. “L’idea è ottima, ma siamo poi sicuri che il ponte vecchio tirerà abbastanza a lungo da durare sino a quando il nuovo sarà terminato? Lo avevano garantito per dieci anni, ne sono già passati tre. In sette anni, tra tempi burocratici per progettazione e appalto e poi lavori veri e propri, ce la possono fare a realizzare il nuovo?“. Nel pensiero di Ferroni c’è un certo pessimismo latente (ma poi neppure tanto latente): “Quando mai si è visto in Italia che i tempi tecnici vengono rispettati? Corriamo il rischio che quando il vecchio ponte dovrà chiudere non avremo ancora quello nuovo. E il rischio di una chiusura. Sappiamo già che cosa significa, anche in termini economici, non avere un passaggio tra le due sponde, lo abbiamo già vissuto in passato. Quanti milioni è disposto eventualmente a perdere ancora il nostro territorio? Ora, non voglio portare sfortuna, ma la mia è più di un’ipotesi, e spero venga smentita“. Orlando Ferroni torna con un suo cavallo di battaglia: “Bisognerebbe pensare alla realizzazione di un Ponte provvisorio, così come avevo detto quando fu chiuso il vecchio ponte. Solo così si potrebbe scongiurare il pericolo di una chiusura. Un ponte provvisorio che consentirebbe anche una certa sicurezza e scongiurerebbe l’ipotesi di chiusura. Bisognerebbe fare due conti, ma secondo me con il recupero degli inerti del ponte vecchio e il risparmio poi su quello nuovo, un ponte provviso potrebbe essere realizzato comunque. Non bisogna lasciarsi abbagliare da un bello studio di fattibilità: non possiamo correre il rischio di una chiusura più o meno prolungata. Davvero, non possiamo permettercelo“.
N.C.