Cronaca

Cibus chiude oggi, 60 mila visitatori,
successo delle nostre aziende

Una rassegna internazionale quella di Parma che in quattro giorni ha offerto un numero infinito di sensazioni, occasioni e possibilità di incontri commerciali tali da giustificare probabilmente il costo del biglietto singolo d’ingresso fissato in 80 euro al giorno (con l’abbonamento a tutte le quattro date a 100 euro)

Elencare dei numeri si rischia di essere imprecisi anche perché quelli del giorno prima possono subire progressivi aumenti il giorno successivo. Stando con i dati ufficiali comunque alla 21esima edizione di Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione di Parma (dal 3 al 6 maggio) sono arrivate 60 mila persone da tutto il mondo per visitare tremila espositori.

Per chi non ama soffermarsi sui numeri viene incontro uno dei cinque sensi umani, quello della vista che consente di percepire un fenomeno mai visto prima con i parcheggi tutti incredibilmente esauriti e migliaia di auto incastrate persino sulle aiuole dove un tempo si rischiava l’intervento immediato del carro attrezzi.

Rimanendo sul discorso delle proprietà sensoriali vanno considerati in successione l’udito nel percepire l’incessante brusio all’interno degli otto padiglioni espositivi, il tatto per via delle migliaia di strette di mano tra espositori e clienti,e poi naturalmente l’olfatto e il gusto passando accanto agli stand con le cucine in piena attività per offrire alla gente il meglio delle proposte culinarie. In questo sfolgorio di colori e sapori un risalto importante per le aziende del territorio casalasco prima fra tutte la Società agricola di Rivarolo del Re con il marchio Pomì in bella evidenza dentro il coloratissimo stand 16 nel Padiglione 5.

E poi il birrificio Made One di Casalmaggiore con l’inesauribile Nicolò Daolio e ancora l’Acetificio Galletti Aurelio di San Daniele Po. Aziende con grande esperienza o appena nate messa a fianco di autentici colossi alimentari come la Barilla che presenta la pasta trafilata al bronzo, Grissinbon che rende tutti più buoni come recita lo slogan pubblicitario o la Molisana con uno stand circondato da un autentico giardino di erbe aromatiche a rischio sparizione causa assalto visitatori oggi venerdi nell’ultimo giorno di fiera.

Davanti al pastificio La Molisana nei giorni precedenti c’è stato l’incontro con stretta di mano e sorrisi tra Marcell Jacobs e Fausto Desalu i velocisti olimpionici della velocità a Tokio. Tra le migliaia di curiosità che la Fiera internazionale dell’Alimentazione ha saputo offrire anche una che con la gastronomia non ha nulla da spartire: la tessera identificativa di Elvis Presley con dati anagrafici completi di fotografia esposta sul cruscotto di un Suv parcheggiato nella zona riservata ai personaggi Vip.

Certamente un fotomontaggio creato abilmente con il computer per dare a chi lo esibiva un lasciapassare sicuramente autorevole anche se evidentemente poco credibile. Una rassegna internazionale quella di Parma che in quattro giorni ha offerto un numero infinito di sensazioni, occasioni e possibilità di incontri commerciali tali da giustificare probabilmente il costo del biglietto singolo d’ingresso fissato in 80 euro al giorno (con l’abbonamento a tutte le quattro date a 100 euro).

Rosario Pisani

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