Festa della Repubblica: videocronaca
e motivazioni delle onorificenze
Cerimonia in grande stile in piazza del Comune a Cremona per il 2 giugno dopo due anni di restrizioni per il Covid. Una piazza affollata di autorità, ma anche di tanti cittadini. Dal palco allestito di fronte al Battistero hanno parlato questa mattina a partire dalle 11 il prefetto Corrado Conforto Galli, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e il presidente della Provincia, Paolo Mirko Signoroni, a cui ha fatto seguito il discorso di una studentessa della Consulta provinciale.
“Forse oggi, nel relativismo diffuso, nella disaffezione generalizzata che si registra verso tante forme di impegno civico, nell’indifferenza imperante che sembra permeare vasti strati della nostra società, tendiamo spesso a dimenticare queste conquiste, a darle per scontate, a non cogliere appieno che la Repubblica Italiana ha radici forti e salde che affondano nella consapevolezza dell’importanza della libertà e della democrazia”, ha detto in un passaggio del suo discorso il Prefetto, ricordando eventi epocali della storia d’Italia quali la scelta compiuta dagli italiani tra monarchia e repubblica e la prima volta delle donne alle urne.
“Oggi, 2 giugno 2022, la ricorrenza assume, tuttavia, un ulteriore significato, legato evidentemente alla concomitanza con una fase storica emergenziale, quella pandemica, che ha messo a durissima prova l’intera comunità nazionale, colpendo in maniera particolarmente dolorosa anche la nostra provincia e che ha sacrificato uno degli aspetti centrali del nostro vivere quotidiano: la dimensione sociale, i contatti, le relazioni.
Ora sembra essere finalmente arrivato il momento di ripartire, riprendendo, – lentamente e con pazienza – un cammino di progressivo ritorno alla normalità e alla vita”.
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Apertura della mattinata con il corpo bandistico Città di Cremona diretto dal Maestro Lorenzo Lo Conti, che ha introdotto l’ingresso dei labari di una trentina di Comuni cremonesi, in ordine alfabetico: Agnadello, Annicco, Azzanello, Bagnolo Cremasco, Casaletto Sopra, Casalmaggiore, Casalmorano, Castelleone, Corte Dé Frati, Crema, Dovera, Genivolta, Grumello Cremonese, Isola Dovarese, Monte Cremasco, Offanengo, Palazzo Pignano, Pandino, Persico Dosimo, Piadena Drizzona, Pieve d’Olmi, Pozzaglio ed Uniti, Salvirola, Scandolara Ripa d’Oglio, Sergnano, Soresina, Sospiro, Spino d’Adda, Stagno Lombardo e Vescovato.
A seguire sono state consegnate le benemerenze a cittadini meritevoli.
Cavaliere della Repubblica Italiana, concessa dal presidente Sergio Mattarella a cittadini che si sono distinti per il loro impegno professionale e sociale.
Al viceprefetto vicario della Prefettura di Cremona, Roberta Verrusio Grippa Scafati: ha prestato servizio presso le Prefetture di Brescia, Pavia e Belluno. Dal 2013 riveste l’incarico di viceprefetto vicario della Prefettura di Cremona, esercitando le proprie funzioni con tenace decisione ed elevata competenza. Dotata di altissimo senso delle Istituzioni, si è contraddistinta per un non comune spirito di servizio, equilibrio e senso del dovere, coniugati ad un encomiabile impegno.
Si è particolarmente distinta durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19, affrontando ogni criticità con grande dedizione, senza risparmio di energie e introducendo innovative soluzioni organizzative.
Al colonello Roberto Cernuzzi. Dal 1 dicembre 2017 dirige il 3° Centro Rifornimenti e Mantenimento di Milano, che assicura, attraverso le proprie otto sedi in tre diverse regioni, il rifornimento di materiali peculiari. Dal 2014 al 2017 ha assunto il comando del Reggimento Logistico “Julia”, assicurando, nel 2017, il G.S.A. in Kosovo nell’ambito della missione NATO “Join Enterprise”. Durante la recente fase emergenziale ha collaborato e fornito il proprio contributo alla Struttura del Commissario Straordinario per la gestione della crisi pandemica da Covid.
Al luogotenente Nicola Sgaramella. Dal 2012 ad oggi riveste l’incarico di Comandante della Sezione Tutela Entrate presso il Nucleo Polizia-Economica Finanziaria del Comando provinciale della Guardia di Finanza. Si è arruolato nel Corpo della Guardia di Finanza nell’anno 1981. Da oltre 10 anni è socio dell’Associazione “Unione Nazionale Mutilati per Servizio”, Ente Morale che si occupa di tutelare tutti coloro che, dipendenti di Forze dell’Ordine e Militari, hanno riportato mutilazioni ed infermità in servizio e per causa di servizio.
Al signor Angelo Pietro Somenzi. Ora in pensione, dipendente della ditta Negroni di Cremona, come radioamatore dell’ A.R.I. ha partecipato alle operazioni di soccorso in occasione dell’alluvione del 1966 nel Polesine e del terremoto in Irpinia nel 1980, per il quale ha ricevuto l’attestato di Pubblica Benemerenza dal Capo della Protezione Civile. Dal 1998 fa parte dell’Associazione “Combattenti e Reduci”, sezione comunale di Sesto ed Uniti, e dal 2016 ne riveste la carica di presidente. Dal 1999 ad oggi l’insignito è promotore di un gruppo di volontari per il trasporto di persone anziane e disabili presso le strutture sanitarie.
Medaglie d’Onore del Presidente della Repubblica alla memoria di cittadini italiani, militari e civili, internati nei lager nazisti o deportati per essere destinati a svolgere lavoro coatto per l’economia di guerra tedesca e che hanno vissuto in condizioni disumane.
Al signor Realdo Armanni, ritirata dai figli Pierina, Bortolo, Angelo e Annamaria.
Il 9 settembre 1943 viene catturato durante un rastrellamento delle autorità tedesche e viene deportato in Germania, divenendo la matricola n. 19429. Riuscirà a rientrare in Italia solo nell’ottobre del 1945, dopo mesi di un viaggio estenuante a piedi.
Al signor Giovanni Leoni, ritirata dai figli Roberto, Wanda e Flavio. Nel gennaio 1942 viene arruolato e inquadrato nella Guardia di Frontiera a Ventimiglia. All’indomani dell’Armistizio di Cassabile fu catturato dalle armate naziste e deportato presso lo Stalag IV – di Dortmund. Viene rimpatriato in Italia a fine agosto 1945.
Al signor Cesare Lepri, ritirata dalla figlia Linda. Il 13 settembre 1943 viene fatto prigioniero dai soldati tedeschi e trasferito in diversi campi di prigionia nei territori occupati dalla Germania, prima in Austria, poi in Polonia. Infine fu deportato nel campo di Meppen in Germania dove fu liberato il 7 aprile 1945.
Al signor Giovanni Volpi, ritirata dal figlio Giancarlo. Viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche e deportato in Germania presso il lager di Wietzendorf dove tra la fine del ’43 e l’inizio del ‘44 sono concentrati molti ufficiali e soldati italiani che si erano rifiutati di aderire alla SS tedesche e alla Repubblica Sociale Italiana. In seguito è trasferito al campo di prigionia di Hannover e liberato nell’agosto 1945.
Attestato di Pubblica Benemerenza al Merito Civile del Ministro dell’Interno.
Al signor Fabio Raffaele Bertoglio. Il 25 ottobre 2013 si è tuffato in acqua per salvare un uomo ormai esanime che aveva intenti suicidi. Chiaro esempio di elevate virtù civiche. Bertoglio ha dimostrato nell’occasione grande coraggio e altruismo, suscitando una forte ammirazione in tutta la comunità cremonese.
foto Sessa