Cronaca

Silvia Angelicchio (RSA Grassi)
risponde ai familiari degli ospiti

Nelle giornate della S. Pasqua e Pasquetta non è stato, purtroppo, possibile organizzare, attraverso il personale preposto che non era in servizio, le risorse necessarie a garantire la continuità della visita in sicurezza

Con riferimento alle recenti esternazioni del comitato parenti che lamentano, da una parte il mancato allentamento delle restrizioni alle visite agli ospiti da parte dei famigliari, dall’altra la sospensione delle visite nei giorni di Santa Pasqua e Pasquetta, la Fondazione puntualizza alcuni aspetti di fondamentale importanza.

Come ampiamente spiegato ai rappresentanti del Comitato nel corso del recente incontro tenutosi presso la Fondazione alla presenza dei membri del C.D.A , del Responsabile sanitario ed assistenziale e del Presidente dei volontari Avulss, in cui, dopo avere condiviso alcune segnalazioni sui servizi all’utenza, ci è stato chiesto di poter ripristinare le modalità di visita pre–pandemiche eliminando il contingentamento degli orari di visita in fasce orarie, così come i limiti o il diniego di accesso nelle stanze degli ospiti, è stato loro gia’ rappresentato che il primo interesse della Fondazione è sempre stata la sicurezza sanitaria degli ospiti, le precauzioni adottate, ed al momento mantenute, nascono dall’intento di proteggerli in quanto soggetti estremamente fragili e vulnerabili.

Ci viene “chiesto” di tornare ad una situazione di “normalità pre – Covid”. Ebbene: non siamo in una situazione di quel tipo; ad esempio le mascherine sono ancora obbligatorie perché da noi soggiornano persone particolarmente fragili. Ovviamente, siamo sempre attenti a valutare le evoluzioni nelle norme di settore che potranno modificare, in futuro, le modalità di accesso e di visita. Rispetto a tali novità saremo pronti a confrontarci, in tempi rapidi, coi nostri referenti medici.

Come è stato gia’ spiegato al Comitato, la Fondazione, per poter mantenere il più possibile protetti i nuclei di degenza, ha anche implementato risorse attraverso operatori dedicati ad accompagnare gli ospiti dai nuclei di degenza verso ambienti ritenuti più idonei ad incontrare i propri cari.

La misura ha consentito, fra le altre cose, di creare anche le condizioni perché si realizzasse un ambiente particolarmente socializzante, grazie al quale ne hanno tratto beneficio anche quei residenti che raramente ricevono visite dai parenti. Allo stesso modo, il ritorno dei volontari Avulss all’interno della struttura, fortemente voluto dal C..D.A., offre agli ospiti ed all’utenza della nostra R.S.A. una quotidiana vicinanza e relazione umana di ascolto e di riferimento, molti ospiti partecipano alle attivita’ quotidiane del servizio educativo e di animazione, in particolare alle attivita’ ricreative, di socializzazione e di recupero di interessi e ricordi del passato.
Non è certo con un approccio semplicistico che si possono risolvere problemi complessi che, oltre tutto, hanno a che fare con la vita delle persone.

Dobbiamo però avere sempre ben chiaro il diritto dei nostri ospiti a condizioni di vita che coniughino sicurezza sanitaria e possibilità di momenti di socialità oltre che di incontro con i familiari. Per arrivare a quel traguardo occorre partire da regole chiare che sono state peraltro condivise con il Comitato.

Nelle giornate della S. Pasqua e Pasquetta non è stato, purtroppo, possibile organizzare, attraverso il personale preposto che non era in servizio, le risorse necessarie a garantire la continuità della visita in sicurezza.

Da parte della struttura ogni sforzo è sempre teso al miglioramento dell’assistenza, per dare risposte sempre più appropriate ed efficaci al bisogno di salute della nostra utenza; nella consapevolezza che ogni cosa è sempre perfettibile e perciò aperti anche al supporto di chi desidera collaborare con proposte di miglioramento.

Silvia Angelicchio (Presidente RSA Viadana)

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