Agricoltura

Innovazione e sostenibilità: nuovo
impianto a biometano a Viadana

Riduzione dell'80% delle emissioni di gas serra grazie al nuovo impianto a biometano

Una riduzione dell’80% delle emissioni di gas serra: basta questo dato a certificare la bontà della scelta intrapresa da una realtà di Viadana che si è impegnata nella riconversione del suo impianto biogas in un moderno impianto a biometano.

Molteplici le ricadute positive di questo upgrade, in termini di impatto ambientale, sostenibilità, ma anche dal punto di vista dell’efficienza e dell’affidabilità. L’interlocutore per porre in essere il progetto voluto dalla Società Agricola Cerioli Primo, è stato individuato in Corradi & Ghisolfi, azienda che opera nel mercato delle rinnovabili e nella progettazione di impianti di biogas e biometano, in Italia e nel mondo.

Infatti, è stato proprio il gruppo di Corte de’ Frati a realizzare il primo impianto a biometano agricolo nel contesto nazionale. Tornando al caso viadanese, rappresenta un ulteriore esempio concreto di come la sinergia tra agricoltura e ingegneria possa creare valore, promuovendo modelli sostenibili e responsabili. Un progetto ambizioso – per un futuro più green – con soluzioni all’avanguardia per ottimizzare l’efficienza e la sostenibilità del sistema.

Diversi gli interventi di uno schema progettuale che prevedeva la realizzazione di una nuova pre-vasca di carico, la costruzione di un nuovo digestore, la riqualificazione dei due già presenti e di un post digestore esistente (e convertito a stoccaggio con recupero di gas) e infine, la realizzazione di due vasche di stoccaggio.

I risultati: 250 Smc/h di biometano prodotto, un’importante fonte di energia rinnovabile e come detto, una riduzione dell’80% delle emissioni di gas serra, con un impatto ambientale estremamente positivo.

Tra i benefici di questa riconversione – un traguardo significativo parlando di transizione ecologica – anche una maggiore efficienza ed affidabilità dell’impianto che, grazie a un nuovo sistema di alimentazione, consente una maggiore flessibilità e versatilità operativa.

Infine, anche la gestione di eventuali operazioni di manutenzione future sarà migliorata sensibilmente, riducendo al minimo i temi di fermo dell’impianto.

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