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Georgica e Discesa del Po:
quando il fiume unisce

Tra i temi principali di Georgica – manifestazione che si è svolta sabato 29 e domenica 30 marzo sulle sponde del Po, a Guastalla e Gualtieri – vi è stato anche quello della responsabilità etica, un argomento di estrema rilevanza declinato tramite una serie di riflessioni e approfondimenti su ambiente, migrazioni e agricoltura sostenibile.

Anche quest’anno il flusso di partecipanti all’edizione 2025 della “Festa dell’acqua, della terra e del lavoro nei campi” è stato notevole. La manifestazione si è svolta nei centri reggiani, ma ha avuto una sorta di “spin-off” anche a Pomponesco (tra le autorità presenti al taglio del nastro anche il sindaco Giuseppe Baruffaldi) e collegamenti con il porto fluviale del comune mantovano, dove sono stati organizzati altri eventi collaterali.

Nella ricca proposta della due giorni di Guastalla e Gualtieri, una mostra-mercato con espositori specializzati in enogastronomia, florovivaismo, artigianato, laboratori, attività esperienziali per adulti e bambini, e stand di poli culturali e centri d’interesse del comprensorio. Molto apprezzata, in questo senso, la proposta del Museo del Bijou, il cui stand ha catturato l’attenzione di numerosi visitatori interessati al museo di Casalmaggiore dedicato al cosidetto “oro matto”.

Come noto, lo scopo della rassegna è valorizzare il territorio e le sue tipicità e l’evento dello scorso weekend è servito appunto a vivere e riscoprire il fiume. Su questi concetti si è concentrata la riflessione di Damiano Chiarini, presidente dell’associazione “Persona Ambiente”, che, insieme a Paolo Antonini presidente della polisportiva “Amici del Po” e ad altri canoisti provenienti da Casalmaggiore, ha pagaiato fino alle sponde reggiane del fiume. Un “allenamento” in vista della Discesa del Po, in programma per il 13 e 14 settembre.

“Un’iniziativa che – ha ricordato Chiarini – unisce le sponde, proprio come Georgica. Sono occasioni in cui ci si ritrova come comunità di fiume. Per noi i fiumi – ha sottolineato – non dividono, semmai uniscono”. In questo senso gli Enti che hanno concesso il patrocinio tra le province di Cremona, Mantova, Reggio Emilia e Parma, testimoniano una attenzione e una sensibilità condivisa su questi aspetti.  “Dobbiamo riscoprire insieme  – ha proseguito  – la grande potenzialità di questa bellezza naturale che abbiamo gratuitamente ma che non sappiamo valorizzare a dovere. C’è bisogno – ha concluso – di riscoprire questi ambienti naturali, questi spazi. Solo vivendoli impareremo ad amarli, a parlarne ad altre persone e a diffondere la bellezza di questo ambiente ancora poco valorizzato e poco conosciuto”.

Nell’intervento successivo, Antonini dopo aver rimarcato la storia e il ruolo delle società canottieri lungo il fiume, ha sottolineato l’unicità della zona: “Siamo all’interno della Mab Unesco Po Grande. Non è un caso che questo territorio abbia una speciale protezione; analogamente, merita una speciale conoscenza e promozione”.

Lorenzo Costa

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