Casalmaggiore città dei proverbi
cresce: "Valenza storico-filologica"
Di Casalmaggiore città dei proverbi si è già detto molto. Dello studio che vi è dietro il posizionamento delle targhe, però, non tutto è stato svelato. Ecco perché in biblioteca Mortara mercoledì pomeriggio i promotori del progetto Giuseppe Boles e Paolo Zani sono stati invitati dal dialettologo Alberto Bernini di Adafa per un approfondimento sulla toponomastica dialettale.
“Queste targhe – è stato spiegato dai protagonisti – resteranno anche dopo di noi e dunque sono importanti per due motivi: dal punto di vista storico perché tramandano i detti e la sapienza popolare ai posteri; dal punto di vista filologico, invece, perché ricorderanno, tra decenni o secoli, come era scritta la nostra lingua dialettale, che è destinata a evolvere”.
Intanto il progetto Casalmaggiore città dei proverbi avanza, con la volontà di arrivare a 365 (o 366 per coprire anche l’anno bisestile) targhe in bronzo, una per ciascun giorno dell’anno: il percorso è più o meno a metà strada.
Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)