Sikh in festa per il Vaisakhi:
"Tanti i punti in comune"
Le festa del Vaisakhi è, per la comunità Sikh, la più importante dell’anno: celebra una sorta di Capodanno del Punjab e soprattutto la festa del raccolto. Ecco perché, come del resto è stato sottolineato anche dal sindaco Filippo Bongiovanni in piazza Garibaldi a Casalmaggiore, le connessioni con la nostra cultura, prettamente agricola, non sono poche, anche se da noi la Festa del Ringraziamento si celebra a fine autunno.
Il Vaisakhi cade esattamente il 13 aprile, ma la comunità Sikh casalasca, con diversi partecipanti giunti anche da province limitrofe, hanno scelto di festeggiarla a Casalmaggiore sabato 10 maggio appunto, per una tradizione che si perpetua dal 2016 e che anche i casalesi hanno imparato ad apprezzare, senza diffidenza e con la certezza di avere a che fare con una delle comunità meglio integrate, oltre che più numerose.
L’altro dato che è stato evidenziato in piazza, con il corteo che qui è arrivato dalle vie di Casalmaggiore, è che il Vaisakhi prevede una festa che va oltre le caste e le suddivisioni sociali. E in tal senso, la predicazione dell’uguaglianza è anche la stessa voluta e diffusa del Cristianesimo.
Insomma, tanti punti in comune per un sabato colorato e che, come tutti gli anni, ha portato suoni, preghiere e canti in centro a Casalmaggiore, oltre che la gratitudine (sono stati consegnati riconoscimenti a istituzioni e forze dell’ordine che hanno collaborato per la riuscita della manifestazione) delle comunità Sikh per le città e i comuni che li ospitano e danno loro lavoro, spesso – per una sorta di vocazione culturale – proprio nel settore primario, dunque agricoltura e allevamento, che in Pianura Padana certamente non mancano.
Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)