Cronaca

Viadana e Casalbellotto, bandiere
palestinesi al passaggio del Giro

Rive Gauche, Onda Queer e Laboratorio Comune a Casalbellotto
Bandiere palestinesi a Viadana

Due gruppi, uno alla rotonda di Casalbellotto e l’altro a Viadana, hanno seguito la tappa di giovedì 22 maggio del Giro d’Italia, portando bandiere palestinesi in segno di solidarietà. L’iniziativa è stata assolutamente pacifica e non ha interferito in alcun modo con il normale svolgimento della manifestazione.

“Un gesto simbolico, che non contesta i ciclisti o il Giro d’Italia in quanto tali, ma è fondamentale che avvenga una presa di coscienza collettiva e che la cittadinanza faccia sentire la propria voce, in maniera non violenta ma ferma.” Con una nota congiunta, il Circolo Rive Gauche, il Collettivo Onda Queer e Laboratorio Comune — i promotori — motivano le ragioni che hanno portato a questa azione di denuncia rispetto a quanto sta avvenendo a Gaza. “Riteniamo fondamentale e urgente che il nostro Governo prenda posizione in maniera indipendente e applichi tutte le restrizioni necessarie verso il governo israeliano, perché non vogliamo sentirci complici di questo massacro.”

Un’iniziativa condivisa anche da alcuni cittadini a Viadana. Veronica, studentessa di Scienze Ambientali e una delle promotrici di questa protesta, spiega: “Permettendo la partecipazione di un team isreaeliano alla gara, si legittima il regime di apartheid che vige in Palestina da 77 anni.”

I cittadini che hanno assistito alla tappa di Viadana con le bandiere palestinesi proseguono nella propria argomentazione:  “Quando i governi falliscono nel fermare un genocidio e i privati antepongono i profitti personali alla sopravvivenza dell’umanità – conclude Lorenzo, studente di Scienze e Politiche Ambientali – è compito dei cittadini mobilitarsi per proteggere la vita e tutelare la democrazia”.

L.C.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...