A Torre de' Picenardi, tutti
"Cui pe'e sota l' tàool"
Uova, farina e carne, ma soprattutto tanta fantasia e creatività. Ingredienti questi indispensabili per la mostra “Cui pe’e sota l’ tàool“, inaugurata nella mattinata di giovedì a Torre de’ Picenardi; protagonista indiscusso il marubino in brodo, celeberrimo piatto della tradizione cremonese amato da grandi e piccini, in ogni stagione dell’anno.
L’iniziativa, voluta e organizzata dal plesso scolastico in collaborazione con Comune e pro loco nasce da un progetto di educazione ambientale con tema la lentezza, che si collega al piano delle arti d’istituto. Al centro, i circa 200 ragazzi delle scuole elementari e medie, che con disegni e ricette hanno arricchito l’esposizione allestita in piazza della Chiesa.
“Abbiamo scelto come titolo del nostro percorso “Cui pe’e sota l’ tàool” – spiega Davide Mometto, guida naturalistica e tra i fautore del progetto – per allacciarci al libro scritto dalla signora Lidia Visioli Galetti dedicato ai piatti della tradizione“.
“Un progetto lungo tutto l’anno” prosegue Mometto. “Al fine di unire arte e scienze, abbiamo osservato con i microscopi il problema degli inquinanti ambientali, ovvero le microplastiche che si trovano sia nel suolo ma anche negli alimenti. Abbiamo poi iniziato quindi questo percorso che è sfociato in una mostra finale dedicata all’emblema gastronomico della provincia di Cremona che è appunto il marubino”.
Ad aprire metaforicamente la mostra, proprio i piccoli studenti, arrivati insieme alle loro maestre. Dopo la presentazione, merenda per tutti; naturalmente, con un buon piatto di marubini fumanti.
Andrea Colla