Politica

Comitato TPT durissimo: "Ritardi?
Diamo la colpa al povero occhione"

“Uno spettacolo di Ionesco di teatro dell’assurdo”. Non usa mezzi termini il Comitato Treno Ponte Tangenziale per definire il consiglio comunale, nella parte dedicata al ponte, che si è tenuto martedì a Casalmaggiore. Anche perché diversi esponenti al comitato erano presenti in sala, sia per la parte casalasca che per quella parmense.

“Nel mese di novembre 2024 il neo eletto Presidente della Provincia di Parma ha avuto la cortesia di riceverci unitamente al sindaco di Colorno e al dirigente del settore viabilità della Provincia di Parma – ricorda il presidente Paolo Antonini -. In quell’occasione ci è stato detto che: 1) era imminente la conclusione dei sondaggi propedeutici alla conclusione della progettazione preliminare del nuovo ponte sul Fiume Po, 2) che l’impegno a concludere le indagini era così pressante  che si sarebbero utilizzate delle piastre in ferro per assicurare il transito dei mezzi semoventi anche nella golena piena di fango (in seguito alle piene del fiume) e che 3) erano imminenti i sondaggi in alveo, 4) che tutte le opere avrebbero subito una dilatazione dei tempi per la necessità di avere il concerto e la condivisione del progetto di molti enti interessati al manufatto: Aipo, Autorità di Bacino, Soprintendenze, Anas ecc ecc”.

“A distanza di ben sette mesi da quelle rassicuranti parole – prosegue Antonini – apprendiamo che le piastre in ferro non sono state utilizzate perché costose, che i sondaggi in alveo non sono iniziati a causa delle piene del fiume… ma che inizieranno non appena le condizioni idrometriche lo consentiranno (non è dato sapere quale sia la quota idrometrica necessaria per le indagini in alveo. Da un paio di anni speriamo di conoscere questo dato idrometrico almeno per la cabala o per giocarlo al lotto, ma niente, non ci viene fornito). Siamo comunque costantemente rassicurati che la progettazione procede di concerto tra tutti gli enti preposti”.

Il Comitato alza poi la voce in merito al silenzio relativo ai dati. “Speravamo che la contestuale presenza del Presidente Provincia di Parma, Presidente Provincia Cremona del  Sindaco di Colorno e dell’intero consiglio comunale di Casalmaggiore costituissero una ottima occasione per avere  aggiornamenti  in ordine alle condizioni statiche della attuale infrastruttura che secondo il progetto di rifacimento ha una durata utile di anni dieci (sei- 6- sono già passati senza che sia stato presentato neppure il progetto preliminare). Ma anche in questo caso i dati non ci sono stati forniti perché sono dati ANAS elaborati dalla Università degli Studi  di Parma e il professore dell’Università presente in Consiglio Comunale non sarebbe stato autorizzato a fornire dati di un ente terzo (l’ANAS). Ci permettiamo di dissentire: “il perimetro dell’accesso resta delimitato dalla disponibilità delle informazioni richieste….le finalità di trasparenza e al diritto di informazione dei cittadini rappresentano la ratio dell’art 5 comma 2 dlgs 33/2019- Consiglio di Stato sez. V n. 60/2021”. Come è noto il diritto di accesso si esplica nei confronti della amministrazione che ha formato il documento o lo detiene stabilmente e concernenti attività di pubblico interesse. A meno che si ritenga che le informazioni sul ponte non siano di pubblico interesse!”.

“In ogni caso il professore dell’Università di Parma – prosegue Antonini – ha dato una informazione rassicurante quando ha detto che, ad oggi, le condizioni statiche del ponte sono buone. Dobbiamo comunque ricordare  che anche quando i dati sulle condizioni statiche del ponte erano in possesso alla  Provincia di Parma non ci sono mai stati forniti, nonostante le nostre numerose richieste. Secondo quanto appreso nel consiglio comunale del 10 giugno, quando i dati sul peso dei mezzi in transito erano gestiti dalla Provincia di Parma,  i veicoli che transitavano in violazione dei limiti di peso erano circa il 10% il che significa che se la media dei veicoli che transitano sul ponte è di 18.000 al giorno, sarebbero 1.800 veicoli/die.  Ogni commento è superfluo”.

“Anche i dati sul numero dei  veicoli che transitano sul ponte a velocità superiore a quella consentita  non  sono stati forniti perché riservati agli enti preposti a sanzionare gli autori delle violazioni. Ci permettiamo di dissentire da questa affermazione poiché sono stati richiesti i dati numerici complessivi non certo l’identità degli autori delle singole violazioni, ed i dati numerici complessivi non sono coperti da alcuna ragione di riservatezza. Insomma la “glasnost” (utilizzata da Michail Gorbačëv, a partire dal 1986, per identificare una nuova attitudine a non celare le difficoltà, a discuterne liberamente in modo trasparente e criticamente) pare non albergare  negli uffici di Palazzo “Giordani” .

“Per conoscere la data di conclusione dei sondaggi e la data di presentazione del progetto preliminare abbiamo visto i tecnici presenti in Consiglio Comunale  guardare verso l’alto così abbiamo appreso – commenta con ironia Antonini – che, come gli àuguri che, per vaticinare  il futuro guardavano in cielo il volo degli uccelli, allo stesso modo, anche dopo qualche millennio e gli sviluppi tecnologici,  dovremo guardare verso il cielo per sapere quando si concluderanno le indagini geognostiche e potremo conoscere la progettazione preliminare del nuovo ponte. Poco edificante!”.

“Da ultimo abbiamo scoperto che una delle ragioni dei ritardi nella esecuzione del nuovo ponte è da attribuirsi “alla nidificazione dell’occhione” che verrebbe disturbato dai lavori di costruzione del ponte. Per ora pare che questa specie di avifauna non sia stata molto disturbata visto che le indagini geognostiche non sono ancora concluse e ci pare sinceramente che al povero occhione non possano essere attribuite grandi responsabilità nei ritardi.

Se non fosse che questi ritardi mettono gravemente in pericolo la vita e l’economia di un intero territorio si potrebbe anche sorridere a noi resta l’amarezza ed il grave disappunto. Perché ci si ostina a non fornire i dati sulla staticità del ponte e sul numero di veicoli che transitano in violazione dei limiti di peso e velocità? Perché non viene presentato il progetto del nuovo ponte con l’ubicazione dell’innesto sulla rotatoria di Casalmaggiore? Ci pare grave che a queste domande non vengano mai date risposte”.

“Una nota positiva del consiglio comunale è stata fornita dal Presidente della Provincia di Cremona  che ha comunicato che ci sarebbero buone possibilità di svincolare la progettazione della tangenziale di Casalmaggiore dal fantomatico e irrealizzabile progetto autostradale TIBRE, almeno possiamo sperare (in un futuro, speriamo non remoto) di non dover piangere ulteriori vittime per l’assenza della tangenziale a Casalmaggiore”.

redazione@oglioponews.it

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