Cronaca

Palazzo Bosoni, Tar dà ragione
a Comune e Soprintendenza

Per la terza volta arriva il parere del Tar di Brescia che, presieduto da Angelo Gabbricci, lo scorso 25 giugno ha dato ragione al comune di Viadana. Il tema è quello di Palazzo Bosoni (o Palazzo Fabi), questione ormai annosa che è finita anche al centro dell’agenda politica viadanese, portata sul tavolo da Viadana Democratica.

In buona sostanza tutto inizia un anno fa, a giugno 2024 quando un sopralluogo dei Vigili del Fuoco spinge il comune a emettere una ordinanza per opere provvisionali di mantenimento statico. La proprietà però risponde presentando la Scia (inizio lavori) per demolire l’immobile che a detta della proprietà non si poteva consolidare.

La diatriba parte da qui con comune e Soprintendenza dei Beni Culturali che di fatto bloccano la demolizione (che avviene solo per alcune piccole porzioni comunque considerate non recuperabili anche dalla Soprintendenza) per due motivi: l’immobile è tutelato dal PGT e va considerato di pregio.

La Soprintendenza, per mettere il “lucchetto” alla questione, dichiara l’immobile di interesse culturale particolarmente importante, una decisione criticata con ironia dalla Impresa Edile Marasi che dovrebbe eseguire i lavori con un video su internet che mostra, dall’alto e con le riprese di un drone, lo stato dell’arte, all’occhio fatiscente.

Il triplice ricorso della proprietà trova l’opposizione del Tar, del Consiglio di Stato e, come visto nelle ultimissime ore, nuovamente del Tar, con la richiesta di sospensiva legata in questo caso all’apposizione da parte della Commissione regionale della Lombardia del vincolo di interesse storico-artistico.

In particolare, si legge nella motivazione del Tar, “il decreto di vincolo non comporta affatto l’inattuabilità del progetto presentato in data 22.3.2025, ben potendosi rimuovere le macerie e, una volta completata la rimozione, procedere, come previsto dalla terza fase del progetto, alla messa in sicurezza del palazzo dall’interno”. Inoltre, si legge, “la relazione storico – artistica cui il decreto di vincolo fa richiamo precisa espressamente che l’interesse culturale particolarmente importante è riferito “alle parti ancora conservate” di Palazzo Bosoni”.

Giovanni Gardani  

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