Cronaca

Piadena Drizzona e il nodo
sicurezza: "Ora giro di vite"

Si scalda il tema sicurezza a Piadena Drizzona, e non soltanto per una questione politica. In una settimana due accoltellamenti, per fortuna senza conseguenze tragiche, che però ripropongono il tema, mettendolo (anzi tenendolo, perché da lì non se n’è mai andato) al centro dell’agenda.

Venerdì alle 18 il nuovo episodio: la solita “lite per futili motivi”, come viene descritta, che nel caso specifico sarebbero motivi di lavoro e un uomo di 46 anni che viene colpito dal rivale all’altezza del passaggio a livello di via Roma. E’ poi emerso successivamente che i feriti sono due: un uomo di 36 anni che è finito in ospedale ad Asola in condizioni meno gravi dell’altro ferito. Si tratterebbe di tre persone di nazionalità rumena.

Soltanto sette giorni prima un altro episodio violento, che spedì in ospedale un uomo di nazionalità gambiana, di 28 anni, colpito all’addome da un coccio di bottiglia rotto perché aveva infastidito due avventori di un bar di origine maghrebina, tenendo la cassa audio con un volume troppo alto.

Perché questa concentrazione di violenza proprio in un comune tendenzialmente piccolo come Piadena Drizzona? Una delle motivazioni, più volte evidenziata, sta nella presenza della stazione ferroviaria, che peraltro fa da snodo tra due importanti tracciati, quello della Mantova-Cremona-Milano e quello della Parma-Brescia. Va infatti evidenziato come molto spesso questi episodi violenti avvengano tra persone che arrivano da fuori paese.

Certo è che però la situazione resta ingarbugliata: e se la minoranza, di centro-destra, attacca e chiede che si investa di più in uomini e personale legato all’Arma dei Carabinieri, ecco che giusto venerdì mattina, poco prima dell’ultima aggressione, il sindaco Federica Ferrari in risposta aveva spiegato come il dialogo con le forze dell’ordine sia sempre più fitto, con segnalazione di problematiche, luoghi sensibili (la stazione è, come in tutta Italia, zona rossa) e soggetti considerati pericolosi.

La stessa Ferrari aveva infatti spiegato, sempre tramite i social, di essere stata coinvolta nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza: in teoria un passo avanti verso un giro di vite anche da parte di istituzioni superiori rispetto al comune, ossia la Prefettura.

Non a caso lo scorso giovedì a Piadena Drizzona uno schieramento di Carabinieri da Casalmaggiore e anche dai Nas di Cremona ha effettuato controlli in orario serale dalle 18 alle 24, portando a due denunce per violazione delle norme sull’immigrazione e a due sanzioni – ai locali – per violazioni di carattere sanitario con sequestro di un totale di 180 kg di alimenti non tracciati. Operazioni non strettamente legate a fatti violenti, ma figlie di una intensificazione dei controlli.

G.G. (video Alessandro Osti)

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