Ilaria, dalla passione per i
motori al 100 e lode all'Apc

Si chiama Ilaria Grechi, è di Asola, ha 18 anni ed è appassionata di motori da quando ne aveva 5. All’esame di Stato sostenuto al corso professionale di Meccanica all’Apc – Torriani di Cremona ha conquistato il massimo dei voti, con tanto di lode, arrivata come un’inaspettata ciliegina sulla torta di un percorso iniziato al centro di formazione professionale Afgp di Remedello.
Una ragazza in una scuola tipicamente maschile che prepara a professioni dove le ragazze sono una rarità. “All’inizio – ci racconta – il primo anno, mi sentivo molto strana, ero in un ambiente maschile, l’unica nella mia classe, non avevo nessuno che conoscevo, quindi mi sentivo isolata. Però piano piano ho conosciuto sempre più persone, non solo della mia classe ma anche nelle altre, anche se erano più piccole di me”.
“I ragazzi sono sempre ragazzi, alcuni loro atteggiamenti li tolleravo, però devo dire che mi hanno sempre trattato bene, forse anche perché ero la rappresentante di classe. Credo che si sarebbero comportati così anche se non lo fossi stata, comunque, mi hanno sempre rispettato e parlato gentilmente. Mi sono trovata bene da questo punto di vista”.
E allora, come è nata la passione per i motori? “L’avevo fin da quando avevo 4 – 5 anni, all’inizio mi affascinavano i trattori. In casa mia no, non c’è nessuno che lavora in questo campo, è stata proprio una cosa mia. Non mi sono avvicinata a questo per via delle gare automobilistiche, non era quello che mi sempre attirato, ma piuttosto la curiosità di esplorare non solo la parte esteriore del veicolo ma anche vedere come funziona all’interno”.
Da qui, l’approdo all’Apc, dove ha potuto ampliare l’orizzonte: “In questi ultimi anni ho imparato molte cose nuove. Alcune componenti meccaniche del motore le conoscevo già, ma ho potuto approfondirle di più, analizzarle nella loro parte tecnica. E poi sono andata oltre al motore, ad esempio tutta la parte di elettronica, avevo fatto qualcosa nella mia vecchia scuola, ma qui ho potuto ampliare molto questa parte”.
Com’è stato l’esame di maturità? “Sono stati due giorni di fuoco, avevo incominciato a studiare qualche giorno dopo la fine delle lezioni per prendermi un po’ di pausa. Il giorno della prova scritta ero un po’ tesa, ma mi piace molto scrivere. Le tracce erano molto difficili, ho scelto il tema argomentativo, quello sull’Antropocene. Poi nella seconda prova, mi sono sentita molto sicura nella parte di meccanica, un po’ meno in quella di elettronica, però comunque sono riuscita a concludere al meglio entrambe”.
Nella prova pratica, analisi di un impianto idraulico, tabella di manutenzione, esecuzione dei calcoli per l’impianto e schematizzazione a computer della parte di pneumatica, ciclogramma ed esecuzione: tutto eseguito alla perfezione, visto poi il risultato. Il documento che è servito da punto di partenza per la prova orale era invece il dipinto di un’automobile di Umberto Boccioni, da cui Ilaria è partita facendo collegamenti al futurismo, a Ungaretti, al fascismo, per poi tornare all’automobile, ai treni e quindi alternatori, trasformatori, generatori di vapore.
“All’uscita ero emozionata, ma molto più tranquilla. Mi aspettavo un voto alto, però non la lode, quella è stata veramente l’ultima sorpresa che ho visto sul documento”. Secondo te che cosa ha fatto scattare la lode? “Forse perché io durante l’anno sono stata anche la rappresentante di classe e mi sono sempre dimostrata disponibile sia nell’aiutare i miei compagni sia nel gestire alcune situazioni con i professori, quindi probabilmente anche quello ha aiutato. E poi sono una a cui piace scoprire, fare le domande, quindi indagare anche un po’ più in profondità”.
Guarda caso, all’orale nella parte di educazione civica ha parlato degli stereotipi e delle differenze di genere, “quindi toccare un argomento così delicato probabilmente ha fatto scattare quel qualcosa in più”.
Ilaria comincerà a lavorare a settembre, in un colorificio. Manco a dirlo, non ha fatto fatica a trovare un lavoro, l’hanno cercata dalla stessa impresa (una carrozzeria) dove aveva svolto il tirocinio. Per lei però, in un prossimo futuro, potrebbero aprirsi anche le porte dell’università.
gb