Bertolaso: "Su Oglio Po Welfare
aziendale per renderlo attrattivo"
Un focus sull’ospedale Oglio Po, solo ed esclusivamente sul nosocomio di Vicomoscano. Per dirla con il consigliere Pd Matteo Piloni, che per primo aveva richiesto un mese fa questo incontro, “è stato un punto della situazione importante proprio perché c’è stato ed è stato tutto incentrato su Oglio Po”. Si è tenuto alle 11.30 di martedì in Regione Lombardia e ha visto nei panni di relatori sia l’assessore al Welfare Guido Bertolaso sia il dg del Welfare Mario Melazzini, oltre ai vertici di ASST Cremona con Ezio Belleri in primis.
Ad ascoltare le risposte i consiglieri per le province di Cremona e di Mantova, essendo Oglio Po distretto a scavalco tra i due territori. Le novità sostanziali sono state tre, anche se una è prima di tutto una felice conferma: l’ospedale Oglio Po rimane Dea di primo livello, non subendo dunque alcun declassamento, dopo l’analisi fatta nei mesi scorsi dei servizi erogati.
In secondo luogo si è cercata finalmente una soluzione al problema cronico e nazionale della carenza di personale, che in questa fase specifica riguarda soprattutto gli infermieri e non più i medici. “Il problema è serio a Milano ma in provincia e in periferia lo è di più, perché spesso questi ospedali sono poco appetibili” ha rimarcato Piloni. Ed è qui che è emersa l’idea: praticare una politica di Welfare aziendale che favorisca l’avvicinamento di figure professionali proprio al nosocomio di Vicomoscano, con agevolazioni legate – qualora medici e infermieri abbiano famiglia – all’affitto, all’alloggio o anche all’asilo e alla scuola per i figli. Senza dimenticare il tema dei trasporti da e per l’ospedale. In alternativa, pensare alla possibilità di “prestare” anche temporalmente medici o infermieri anche da centri più grandi, ragionando per macro-aree.
“E’ evidente che molti aspiranti infermieri – ha rimarcato Marcello Ventura, consigliere di Fratelli d’Italia – hanno fatto il concorso da noi per poi migrare in altre regioni o tornare nella loro regione d’origine. In questo modo siamo rimasti un po’ scoperti, ma mi sembra che l’impegno nel voler rafforzare l’ospedale Oglio Po sia emerso con forza dal confronto, molto utile e costruttivo, di oggi”.
Terzo tema, Senologia, molto attuale. Belleri ha confermato che “soltanto la prima operazione nel percorso della cura chirurgica del cancro al seno viene effettuata a Cremona, per rispettare paradigmi imposti da Roma a livello numerico e di sicurezza: tutto ciò che viene prima e dopo quella prima operazione chirurgica resta in capo a Oglio Po”.
Altre due notizie sono state fornite ai consiglieri regionali, ma già erano note dopo l’assemblea dei sindaci: entro fine anno si punta ad alzare i numeri di posti letto a Vicomoscano dagli attuali 98 a 129, mentre il Distretto Oglio Po sta crescendo, con numeri più significativi rispetto al passato di servizi erogati anche dalle Case di Comunità.
Giovanni Gardani