Cronaca

Biblioteca di Torre de' Picenardi:
ore di apertura quasi raddoppiate

La biblioteca di Torrre de' Picenardi

Progetti e iniziative, per far toccare con mano la cultura a 360 gradi.
E’ anche questa una delle ragione che hanno spinto il comune di Torre de’ Picenardi ad aumentare le ore di apertura della propria biblioteca comunale, allestita nella ex scuola dell’infanzia e adiacente il municipio.
Il servizio, infatti, viene quasi raddoppiato, passando da 12 ore settimanali alle attuali 20: un modo anche per offrire la possibilità di partecipare a diversi corsi, come spiega il sindaco Marcello Volpi.

“Abbiamo deciso di fare uno sforzo come amministrazione non da poco – commenta Volpi – ma questo ci permette di fare molte più attività rivolte a tutta la popolazione, alla cittadinanza; in particolare, tante attività per e con i ragazzi, grazie alla nostra bibliotecaria sempre molto presente e attiva”.

“Un progetto – prosegue Volpi – quello di ampliare le ore, che non vuole limitarsi semplicemente a una mera apertura più ampia degli spazi bibliotecari ma anche ad iniziative che possano proseguire in futuro“.

L’apertura prolungata della biblioteca aiuterà anche durante i mesi invernali, per i quali già si pensa ad un nuovo servizio di doposcuola per i piccoli alunni del paese. Una scelta, quella dell’amministrazione, che sotto certi aspetti va in controtendenza con la situazione generale, che vede una costante riduzione in termini di investimenti di risorse sulla cultura in senso lato.
Una decisione, però, altrettanto lodevole, perché la crescita di una comunità può e deve passare anche attraverso questi piccoli grandi passi.

“A mio avviso – aggiunge il sindaco – con la cultura si può anche mangiare; dopodiché, in uno spazio come questo si possono fare tantissime attività diverse e non solo la mera lettura: si possono pensare anche laboratori, quindi attività manuali, corsi, lavori a maglia, lavori di mini cucina. In più si aggiunge anche il supporto per i ragazzi e le ragazze delle nostre scuole per un aiuto compiti”.
“Per cui – conclude – se è vero che siamo nel 2025, è altrettanto certo che spazi aggregativi in un mondo sempre più virtuale servono; spazi, dove a regnare sono i libri, anche di più”.

Andrea Colla

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