Cultura

Guardie e ladri, come funziona
il gioco anti-ludopatia

Li abbiamo visti all’ultimo Sabbio Summer Fest a Sabbioneta e poi alla sagra di Santa Margherita a Vicoboneghisio: loro sono i ragazzi dell’associazione “Un Po di Giochi”, che hanno inventato il gioco “Guardie e Ladri”, che ha il compito di combattere la ludopatia.

Ad illustrarlo è Andrea Lupatelli, uno dei volontari che ha contribuito alla creazione e alla diffusione del gioco, che simula – dopo vari passaggi – come manche finale una gara di poker in cui dalla statistica favorevole inizia si passa a difficoltà sempre maggiore, che mirano a svelare le insidie dell’azzardo.

Durante gli eventi ricordi e durante le prossime sagre nel casalasco viadanese, “Guardie e Ladri” verrà illustrato dando la possibilità di giocare e al contempo di utilizzare altri giochi in scatola, che l’associazione promuove sin dalla sua nascita un paio di anni fa.

Nel frattempo, dopo diverse sessioni di gioco sia nell’ambito viadanese che nel casalasco, “Guardie & ladri” è stato presentato in anteprima al concorso nazionale Play4change ed a Play – Festival del Gioco a Bologna Fiere ed a maggio 2025 durante gli Stati generali per il contrasto al gioco d’azzardo.

“Guardie & Ladri” rappresenta una esperienza virtuosa e innovativa per trattare il delicato tema del gioco d’azzardo patologico ad un pubblico estremamente ampio e eterogeno, promuovendo al contempo il valore del gioco sano come strumento di socializzazione, aggregazione e inclusività.

Fondamentale, ricordano i volontari, è stato il confronto tra gli sviluppatori del gioco e il team di professionisti che nell’Ambito Casalasco Viadanese si occupano di prevenzione al gioco d’azzardo patologico: le meccaniche scelte in questo gioco di ruolo, infatti, permettono ad adolescenti, giovani e adulti di vivere le forti emozioni che provano coloro che sono affetti da dipendenza da gioco d’azzardo.

In questo gioco di ruolo i partecipanti vestono i panni di ladri degli anni Trenta e si immergono nel mondo della sfida e del rischio per tentare, a suon di carte da poker, il Grande Colpo, sperimentando in un contesto di fantasia da film Crime l’eccitazione dell’azzardo, il desiderio di “osare” di più, l’assenza di controllo, la voglia di riscattarsi, la frustrazione, la rabbia ed infine la consapevolezza che “il banco vince sempre”. Tutte dinamiche tipiche di chi cade nella trappola della ludopatia.

Il gioco, nato in modo strettamente funzionale alle attività da presentare all’interno del Piano Gap di Ats Val Padana, continua a produrre i suoi effetti positivi sulla comunità, le istituzioni e gli enti del terzo settore, infatti Auser – Un Po di Giochi continua a restare disponibile a partecipare a incontri e feste per nuove sessioni di giochi.

Il Capofila del progetto “Giochi di comunità” è l’Azienda Speciale Consortile Oglio Po. L’ambito territoriale sociale di riferimento è quello Casalasco Viadanese a cui afferiscono 27 Comuni delle province di Mantova e Cremona. Sono partner del progetto: Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Fondazione Arca CMS e Arca Formazione, Auser Dosolo, ASST MN – SERD VIADANA, ASST CR – SERD CASALMAGGIORE, Centro Servizi Volontariato Lombardia Sud, New Tabor ODV, Micromacchina – comunicare la società Aps.

G.G. (video Alessandro Osti)

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