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Madero e Tejerizo alla guida:
Viadana rilancia con idee e identità

Madero e Tejerizo durante la prima conferenza stampa della stagione 2025/26.

“Per noi non sarà un nuovo ciclo, ma l’evoluzione del precedente. Non siamo i deus ex machina del rugby: abbiamo bisogno di sbagliare. La filosofia resta la stessa: scoprire talenti e portarli al massimo all’interno di una squadra equilibrata”: queste le parole del presidente del Rugby Viadana 1970, Giulio Arletti, durante la conferenza stampa di lunedì.

Un momento, quello promosso allo Stadio Zaffanella, che ha sancito ufficialmente l’inizio della stagione 2025/26. La delusione per la sconfitta nella finale scudetto sarà sublimata in energia e voglia di ripartire, per confermarsi ai vertici. I primi a rispondere alle domande dei giornalisti sono stati Fabrizio Boschetti e Federico Ruiz.

In riferimento all’ultima finale scudetto persa: “Eravamo consapevoli – esordisce Boschetti – della nostra forza e che quella partita avrebbe potuto essere nostra, per questi motivi quella è stata indubbiamente la sconfitta più dolorosa. Ci è mancata la profondità della rosa, non certo il lavoro. L’amarezza per le due finali perse c’è, così come la voglia di riscattarci e la volontà di trasmettere questa motivazione anche ai nuovi arrivi”.

In merito alla guida tecnica della prima squadra, affidata a Benjamin Madero (coach dei tre quarti) e a Roberto Tejerizo (allenatore degli avanti), la considerazione di Ruiz: “Proporremo un rugby in continuità con quello dello scorso anno, integrando il tutto con le idee dei due nuovi allenatori. Cercheremo di migliorare ancora il nostro gioco”.

Nonostante alcune partenze illustri, il gruppo ha un’identità solida, a riprova di una coesione importante, come confermato dal capitano Tommaso Jannelli: “Nello spogliatoio ci sono personalità forti, penso a Oubina, Boschetti, Ruiz, Morosini e a Luccardi”.

La capacità di integrarsi con i compagni, l’aspetto umano, sono parametri determinanti nella scelta dei giocatori, come sottolineato da Madero: “Per quanto riguarda i nuovi acquisti, oltre al loro talento, per noi sono fondamentali il carattere e il loro modo di porsi. Siamo carichi: vogliamo costruire una nuova identità, cambiando leggermente il gioco. Nella nostra rosa c’è un bel mix tra giocatori esperti e giovani”.

Sui tasselli mancanti: “Cerchiamo un 12 playmaker e un 10 che si possa alternare a Frutos. Voglio che i trequarti possano coprire più ruoli”. Lavoro, impegno e dedizione: questi i punti cardine di una formazione che, anche in questo nuovo corso, attingerà dal serbatoio dei Caimani, come anticipato da Tejerizo: “Valorizzeremo ulteriormente elementi come Gattia, Maestri e Vallesi ed altri atleti”.

Sulla centralità delle nuove leve anche nel nuovo corso, la riflessione del Ds Ulises Gamboa: “La formazione dei giovani per noi è fondamentale”. In chiusura, un pensiero da parte del Ds all’ex coach Gilberto Pavan: “Gli auguro il meglio, con lui è iniziato un ciclo, ora si ricomincia. Dobbiamo proseguire nel percorso di crescita e di miglioramento. Dovremo partire dal lavoro fatto per continuare ad avanzare e a crescere come club”.

L.C.

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