Salute

Rsa Germani, Giornate per
Alzheimer diventano internazionali

Come da tradizione, in occasione della giornata Mondiale Alzheimer di settembre (quest’anno è la XXXII) la Rsa Germani di Cingia de’ Botti organizza un convegno presso la Cascina Colombarone il 16 settembre (tema: “Oltre la diagnosi c’è la vita”) ed un Open Day con screening gratuiti il 19. Al convegno, accreditato ECM per le professioni sanitarie e patrocinato da diversi enti ed istituzioni, saranno presentate anche diverse esperienze europee ed italiane (Grecia, Belgio, Olanda, Monza, Treviso, oltre che ovviamente la nostra).

Si aprirà però la settimana il lunedì pomeriggio 15 settembre, presso l’aula magna del Campus Unicatt di Cremona, con un meeting internazionale del gruppo Anziani e disabili di ENSA (European Network of Social Authorities) – ENSA Older adults, disability working groups ad connected activities. Il meeting ha rilevanza internazionale ed è organizzato con il patrocinio di Regione Veneto (fondatore di E.N.S.A.) e Regione Lombardia (membro di E.N.S.A.).

I tre momenti sono stati presentati mercoledì mattina alla Rsa Germani dal presidente della Fondazione Germani Enrico Marsella, dal direttore generale Ivan Scaratti e dal direttore sanitario Isabella Salimbeni. E se è vero che passi avanti sono stati fatti dal punto di vista della ricerca, per quanto una cura sia ancora lontana, ecco che la prevenzione – con uno stile di vita e alimentare sano, la ricerca della socializzazione e la volontà di tenere sempre attivo il cervello – può fare la differenza.

Alla conferenza stampa erano presenti, collegati da remoto, gli altri protagonisti degli eventi di settembre: Elena Curtopassi, Coordinatrice della rete ENSA (European Network of social authorities), Oscar Zanutto direttore area sviluppo ed innovazione di ISRAA Treviso, Miltos Sakellariou, coordinatore ENSA per il benessere e la rete europea per l’apprendimento socio-emotivo e Presidente della cooperativa sociale delle Cicladi Altera Vita e Otto Trienekens, ricercatore e manager presso la Veldacademie di Rotterdam.

Perché questo evento? Fondazione Elisabetta Germani ha intrapreso con convinzione un percorso di internazionalizzazione ed inserimento di network europei. “Crediamo fermamente che l’inserimento in questi network di lavoro possano essere occasioni di estremo interesse e valore per condividere esperienze e trarre insegnamenti ma anche per costruire progettualità ed attrarre risorse da dedicare all’innovazione dei servizi” spiegano gli organizzatori.

“Questo incontro di Cremona (per il quale sarà attiva la traduzione simultanea, ndr) rappresenta un’occasione, che è una novità assoluta per il nostro territorio, per confrontarsi e conoscere progettualità di altri partner europei nel campo dell’assistenza agli anziani e alle persone con disabilità. Sarà una giornata di lavoro intenso e altamente qualificante, durante la quale avremo l’opportunità di ascoltare presentazioni istituzionali da parte dei rappresentanti di Regione Lombardia e Regione Veneto; conoscere alcuni progetti di organizzazioni di altri paesi europei; approfondire modelli e pratiche di cura ed assistenza innovativi”.

Non sarà solamente un pomeriggio di ascolto e conoscenza di esperienze di altre organizzazioni, ma vuole appunto essere un momento prezioso di confronto e networking con direttori, rappresentanti di organizzazioni e decisori del settore: per tale motivo inviteremo le istituzioni, le organizzazioni del territorio, la stampa.

“Settembre è il mese mondiale dell’Alzheimer – ha detto Marsella – ed il 21 settembre è la giornata celebrativa istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI). Unitamente al Consiglio di Amministrazione e alle Direzioni abbiamo deciso che Fondazione Elisabetta Germani dovesse esserci con tre giornate rivolte alla cittadinanza, allo scopo di diffondere conoscenza e di aumentare la sensibilizzazione nei confronti di questa malattia. L’obiettivo è di coinvolgere i soggetti operanti nel settore, gli stakeholders, ma anche la cittadinanza ed i caregiver, per sensibilizzare e diffondere informazioni, scoperte, modalità di risposta alla malattia di Alzheimer e delle altre forme di demenze. Un modo anche per essere al fianco delle persone malate e dei loro familiari anche nella battaglia contro lo stigma e per l’inclusione, in generale dell’accettazione sociale delle condizioni di fragilità e vulnerabilità dell’uomo.

“Siamo un punto di riferimento per le famiglie e istituzioni del territorio per queste patologie – ha evidenziato Scaratti -. Soprattutto per l’Alzheimer e le altre forme di demenza Fondazione è specializzata e propone alle famiglie tutta una serie di servizi di filiera che partono dalla visita geriatrica, ai servizi al domicilio, al cafè Alzheimer, al Diurno-Nucleo Solvenza e Nucleo Specializzato Accreditato. Una presa in carico completa nei confronti della persona con demenza ma anche nei confronti dei familiari, perché questa condizione comporta un impatto significativo sulla vita del caregiver, sia a livello psicologico che fisico, oltre che sociale ed economico”.

“Stiamo lavorando – ha detto Scaratti – su un modello che parte dalle “teaching nursing home model” e si sviluppa per essere centro di trasmissione di cultura geriatrica. Ciò avviene mediante rapporti consolidati con università e scuole superiori (incontri informativi ma anche favorendo scambi e tirocini per gli studenti di facoltà a carattere sanitario ed educativo e scuole superiori), proponendo convegni e momenti di riflessione per addetti ai lavori e per la comunità, partecipando a ricerche scientifiche, ma anche organizzando incontri informativi e formativi per i cittadini nei vari paesi del territorio allo scopo di fornire alla cittadinanza ed alle famiglie strumenti per riconoscere i primi sintomi della malattia di Alzheimer e altre importanti informazioni sui servizi che offre il sistema socio-sanitario. Infine l’impegno e l’investimento continuo in formazione per i nostri operatori”.

“Terza motivazione, e per questo partiamo lunedi 15 con un meeting internazionale – ha concluso il dg – abbiamo intrapreso un percorso di internazionalizzazione ed inserimento in network europei. Crediamo fermamente che l’inserimento in questi network di lavoro (istituzioni pubbliche, università, enti erogatori, enti di ricerca, aziende private) possano essere occasioni di estremo interesse e valore per condividere buone pratiche ed esperienze significative, trarre insegnamenti ma anche per costruire progettualità ed attrarre risorse da dedicare all’innovazione dei servizi sul tema demenze, anziani e disabili in generale. Lo facciamo convinti, e ne abbiamo avuto una riprova in questi primi mesi di attività, che abbiamo professionalità, idee e contenuti, esperienza da proporre e condividere anche con partener europei. Stiamo aderendo a consorzi per presentare progetti europei”.

“I dati epidemiologici – ha evidenziato Salimbeni – dimostrano un’elevata incidenza e prevalenza in Italia, in Europa e nel mondo, della malattia, con previsioni di incrementi allarmanti. Sono ancora le poche diagnosi accurate e precoci (mediamente la diagnosi arriva dopo 2 anni dall’insorgenza dei sintomi) e non sono ad oggi disponibili cure definitive, sebbene ci siano nuove prospettive terapeutiche (ad esempio anticorpi monoclonali), che comunque apriranno scenari in merito alla accessibilità e sostenibilità delle cure stesse”.

“Inoltre troppo elevati – ha proseguito Salimbeni – sono il carico emotivo e lo stress psico-fisico che grava quasi esclusivamente sul caregiver, il cui ruolo è ancora misconosciuto (socialmente, economicamente…). La malattia resta circondata da un alone di stigma e disinformazione. prevalgono atteggiamenti assistenzialisti e paternalistici, centrati sulla tutela e la protezione, poco sul rispetto dell’autodeterminazione e la garanzia di inclusione attiva. Il 16 settembre con il convegno dal titolo “Oltre la diagnosi, c’è la vita”, nella prima parte della giornata “Innovazioni a misura di Alzheimer” riuniremo specialisti ed esperti (anche di respiro europeo), operatori del settore, caregiver allo scopo di condividere gli ultimi aggiornamenti scientifici e le migliori pratiche assistenziali, con il fine ultimo di fortificare la rete a sostegno e supporto di tutti coloro che sono coinvolti nella presa in cura della malattia. anche i nostri professionisti di fondazione esporranno un intervento riguardante un modello di presa in cura protesico e psico-sociale, attento al valore generato e alla misurazione dello stesso (modello VBHC)”.

“La seconda parte del convegno, dal titolo “Sciogliere il nodo della contenzione tra legislazione ed etica professionale” – ha concluso Salimbeni – ha come focus la cultura del rischio condiviso, il bilanciamento della qualità della vita e tutela, il confine tra sicurezza e libertà. Per fondazione è importante fare la propria parte anche in termini di prevenzione della malattia, che resta un’arma fondamentale per evitare o rallentare l’insorgenza delle patologie neurodegenerative, come confermato da numerosi studi scientifici. La ricerca infatti ci insegna che corrette strategie nutrizionali (dieta mediterranea ad esempio), regolare esercizio fisico, programmi di stimolazione cognitiva e attività socializzanti, attenzione e monitoraggio della funzionalità cardiovascolare, possono preservare la salute del nostro cervello. Di prevenzione ci occuperemo il 19 settembre nella giornata Open Day, in cui offriremo alla popolazione screening gratuiti (per la salute cardiovascolare e la memoria). sarà occasione anche per incontrare i familiari e caregiver dei nostri residenti per illustrare loro lo stato dell’arte di progetti ed iniziative volti a mantenere alta l’attenzione sul benessere e la qualità di vita degli assistiti”.

RELATORI

Marco Trabucchi

Università di Roma “Tor Vergata” – Past President di Associazione Italina di Gerontologia e Geriatria e dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria. Direttore Scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia.

Roberto Daffonchio

Direttore Vicario U.O. Famiglia, Pari Opportunità, Volontariato e Terzo Settore, Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità

Clara Sabatini

Dirigente Unità Organizzativa Polo Territoriale Direzione Welfare Regione Lombardia

Anthony Polychronakis

European Liaison Officer City of Rotterdam, The Randstad, Netherlands

ENSA Chair or elderly and disabilities working group

SACRED Project Coordinator

Judith van Zwienen

Ricercatore presso il Knowledge Centre for Healthcare Innovation/Docente di ruolo in Infermieristica presso l’Università di Scienze Applicate di Rotterdam

SACRED partner

Otto Trienekens

Otto Trienekens è architetto, ricercatore, scienziato e manager presso la Veldacademie – City of Rotterdam

SACRED partner

Miltos Sakellarius

ENSA-Coordinator for Wellbeing and European Network for Social Emotional Learning, Chair of Social Cooperative of Cyclades-Altera Vita, Family Therapist, MSc Counseling Psychology SACRED partner

Apostolos Efkarpidis

Società Cooperativa delle isole Cicladi (EL). Association of friends, caregivers, and people with Dementia and Neurodegenerative brain diseases of Cyclades.

Licia Boccaletti 

Presidente Cooperativa Sociale “Anziani e non solo” Carpi (MO)

Sara Ceron

Psicologa-EU Project Manager – ISRAA Treviso

Salimbeni Isabella, Geriatra e Direttore Sanitario Fondazione E. Germani

Sudati Enrica, Coordinatrice di Nucleo – Fondazione E. Germani

Matteo Mauri, Project Manager Piattaforma Isidora, Cooperativa La Meridiana Monza

Ivan Scaratti, Direttore Generale – Fondazione E. Germani

Mario Antonio Cucumo, Coordinatore Area Residenziale – Fondazione E. Germani

Fabio Guerini

Responsabile U.O. Medicina e Riabilitazione Ortogeriatrica – Istituto Clinico S. Anna, Istituti Ospedalieri Bresciani, Brescia

Julie Vanderlinden

Università delle Scienze Applicate, Odisee – Bruxelles (B)

SACRED partner

Elena Lucchi

Psicologa e Neuropsicologa – Consulente Fondazione E. Germani.

Antonios Politis

Psichiatra, Università Nazionale e Capodistriana di Atene

Camilla Tagliasacchi, Terapista Occupazionale di Fondazione E. Germani

Luca Degani, Studio Degani Milano, Presidente Uneba Lombardia

Mons. Renzo Pegoraro, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita

Letizia Espanoli, Founder Sente-Mente®️ Modello e Giorni Felici

Elena Curtopassi, Direzione Relazioni Internazionali U.O. Rapporti con l’Unione europea Regione Veneto. Social Policy Officer ENSA, ELISAN, European Covenant on Demographic Change Boards di Bruxelles

 

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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