Cronaca

Rivarolo Mantovano, via
il ponteggio da Palazzo Pretorio

Palazzo Pretorio: negli anni, il ricorso a bandi pubblici e privati, intercettati per cofinanziare le risorse proprie messe a disposizione dall’Ente locale, ha consentito di attuare, fino ad ora, interventi per circa un milione e trecentomila euro, avviando ben sette successivi cantieri, tre dei quali riguardanti la Torre civica, sulla quale è in atto il recupero funzionale degli spazi interni.

Lo smontaggio del ponteggio, che per oltre un anno ha “ingabbiato” l’ala ovest di Palazzo Pretorio, offre l’occasione per fare il punto sui lavori di restauro. “Se è vero che il Palazzo è, con la Torre civica, l’emergenza architettonica nella quale la Comunità locale storicamente si riconosce – precisano dall’Ente locale –, va ribadito che, dal 2019, il complesso edilizio è Monumento nazionale ai sensi del Codice dei beni culturali. Il riconoscimento ha incoraggiato a cogliere la valenza del bando di Regione Lombardia, denominato Interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana, che, cofinanziando la messa in sicurezza ai fini antisismici e il restauro di copertura e facciate dell’ala ovest, ha consentito di portare a compimento il percorso di recupero del Bene, iniziato nel 2014”.

Nell’estate di quell’anno, i rovinosi crolli di cornici e dello stesso intonaco nel quadrante inferiore dell’orologio, accompagnati dal distacco di una delle lancette, hanno indotto la prima amministrazione Galli, appena insediata, al transennamento decennale del fabbricato e all’avvio di un impegnativo programma di interventi. Valutata l’entità dei costi ipotizzati per il restauro e il recupero funzionale, è maturata da subito la consapevolezza che gli interventi non potevano essere affrontati simultaneamente, ma articolati per corpi edilizi (la Torre e le ali del Palazzo) e per stralci funzionali omogenei.

Dal Comune di Rivarolo Mantovano si prosegue nel riepilogare gli step pregressi: “A tale scopo, il percorso progettuale è stato condiviso con la Soprintendenza ai Monumenti di Brescia, allora competente per territorio, che, nell’estate 2015, ha ispezionato i luoghi e successivamente approvato i progetti per il miglioramento strutturale ai fini antisismici e per il restauro architettonico con riuso funzionale di alcuni ambienti. Ben oltre il doveroso restauro di facciate e coperture, il programma prevedeva infatti anche il riutilizzo degli spazi interni inutilizzati nel piano nobile del Palazzo e in quelli alti della Torre civica, cogliendo l’opportunità di restituirli all’utilizzo collettivo, dopo decenni di abbandono.

Le destinazioni d’uso annoverano: uno spazio museale permanente, che ospiti la quadreria della Collezione Bottini nel piano nobile del Municipio, e un centro documentario della storia del territorio nella Torre civica, dove è prevista la realizzazione di un archivio storico che raccolga i materiali cartografici, fotografici e documentari, ad integrazione della sezione bibliografica di storia locale esistente in Fondazione Sanguanini, oltre alla realizzazione di uno spazio multimediale”.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...