Cariulada, che successo:
il carnevale estivo accende Torre
Carri, costumi, maschere e goliardia, per un pomeriggio all’insegna della tradizione e del divertimento.
Questo e molto altro è stata la “Cariulada“, il carnevale agostano che ha animato la centralissima via Garibaldi a Torre de’ Picenardi.
Ad organizzare l’evento, tornato in grande stile con la terza edizione dopo quasi trent’anni di stop, è stato il gruppo folkloristico “I Crauti” in collaborazione con il la Pro Loco e il Comune.
Ad intrattenere tanti torrigiani piccoli e grandi uno spettacolo parodia in chiave cremonese della celebre saga cinematografica Jurassic Park, diventata per l’occasione “Jurassic Pork”.
“È una specie di carnevale estivo – spiega Davide Mometto, guida naturalistica e tra gli ideatori del progetto – una sfilata: non si gareggia più come avveniva negli anni scorsi, perché poi le gare portano sempre a qualche dissapore, qualche litigio; creare quindi un gruppo unico, unito, penso sia la strategia giusta per avere una continuità nel tempo”.
“Si tratta di un carnevale svolto nell’80% dei casi su carriola e carretti – prosegue – quest’anno però, siccome avevamo a disposizione una fantastica Fiat Moretti Minimax, legandoci al tema di Jurassic Park, non potevamo non utilizzarla; una sfumatura, che però calzava a pennello col nostro lavoro”.
“Questo evento – aggiunge Dante Vacchelli, presidente della Pro Loco – fa parte delle iniziative del Ferragosto torrigiano: abbiamo le giostre, la festa in villa e questa ‘Cariulada’ per animare un po’ il paese in questo periodo”.
“Una tradizione che è esistita per tanti anni – commenta poi il sindaco Marcello Volpi – e grazie alla spinta, all’entusiasmo, alla buona volontà di alcuni volontari, alcuni cittadini di Torre, è stato possibile ripartire. Una tradizione che è unica: una sorta di carnevale estivo, che esiste in pochi posti in Italia”.
La “Cariulada”, nata come una manifestazione che prevedeva appunto una corsa con le carriole tra le vie di Torre de’ Picenardi, ha subito negli anni diverse modifiche e trasformazioni, fino alla totale sospensione nel 1989.
Un evento che torna con rinnovata forza e prospettiva: perché le radici e le tradizioni locali devono essere preservate.
“Il futuro parte appunto probabilmente dal recupero delle tradizioni – conclude Mometto – restare unici: la nostra unicità è una ricchezza, un valore aggiunto che caratterizza ogni singolo paese del nostro territorio”.
Andrea Colla