Cronaca

Vicoboneghisio ricorda
Mario Lucio Soriani

Una delle anime di Vicoboneghisio: motore della parrocchia e attivo nel sociale, colonna del volontariato locale, sindacalista Cisl, donatore Avis e impegnato in politica. Ad alcuni giorni dalla dipartita di Mario Lucio Soriani, avvenuta il 14 agosto scorso, Maria Luisa Feroldi ricorda il profilo dell’84enne.

“Parlare di lui mi riesce facile e difficile. Facile perché lo conosco fin da quando ero piccola.
Difficile perché era un uomo perennemente occupato nelle molteplici attività in favore della parrocchia, dei lavoratori, dei cittadini e, più in generale, di tutti quelli che avevano bisogno di aiuto. Quando, da adolescente, ho cominciato a partecipare alla vita parrocchiale, ho scoperto che Lucio era nel Consiglio pastorale, nel Consiglio dell’oratorio, nel Consiglio per gli affari economici della parrocchia.

Ogni settimana don Oidio Marinoni, il nostro parroco, proponeva un incontro per la riflessione sul Vangelo della domenica, al quale Lucio non mancava mai. Così come non mancava quando si organizzavano pellegrinaggi e ritiri spirituali fuori porta. Alla parrocchia aveva donato anche la sua abilità di restauratore di mobili, riuscendo negli anni a restituire splendore ai banchi della chiesa di Santa Margherita”.

L’impegno di Soriani era trasversale: “Lavorava alla FIR, ma gli impegni lavorativi non gli hanno mai impedito di dedicarsi a numerose associazioni e al volontariato. Era infatti sindacalista della Cisl, donatore di sangue dell’Avis, faceva parte dell’Avo”.

Altrettanto importante l’attività politica, declinata prima nelle file della Democrazia Cristiana e poi nel Partito Popolare. Soriani è stato Consigliere comunale con il sindaco Carlo Rotelli, con Antonio Gardani e con Massimo Araldi.

Maria Luisa Feroldi prosegue nel proprio ricordo di Soriani: “Ricordo il suo impegno nell’accogliere la famiglia di vietnamiti arrivata a Vicoboneghisio all’inizio degli anni Ottanta, così come avrebbe aiutato tre immigrati africani che, alcuni anni più tardi, furono ospitati da don Oidio nelle stanze della canonica. Prestava inoltre il suo aiuto alla Casa Giardino in Vicomoscano.

Nonostante una vita sociale così intensa, al servizio della comunità, Lucio è stato un marito amorevole per la moglie Franca e un padre presente e attento per i figli Chiara, Matteo e Alessandro, che l’hanno seguito in questi ultimi anni difficili a causa dei numerosi problemi di salute che lo affliggevano e dei quali non si è mai lamentato. Fino a quando gli è stato possibile – conclude Feroldi – ha sempre partecipato alla Santa Messa, in compagnia della moglie Franca”.

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