Cronaca

Sagra di San Bartolomeo:
tutto pronto a Castelfranco d'Oglio

Il servizio di Andrea Colla

Un momento tradizionale che mette in connessione festa e spiritualità, per dare nuova linfa ai centri periferici.
Si terrà durante il prossimo weekend, dal 22 al 24 agosto, a Castelfranco d’Oglio, frazione di Piadena Drizzona, la nuova edizione della sagra di San Bartolomeo (o San Bortolo, come si usa dire nella zona).
La piccola kermesse, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con Comune e volontari, affonda le sue radici nella campagna casalasca di decine di anni fa, e fa parte a pieno titolo della vita del piccolo borgo.
Tra cucina tipica e diverse iniziative, culmine della sagra si raggiungerà nel pomeriggio di domenica.

“Dopo la messa – spiega il sindaco di Piadena Drizzona Federica Ferrari – ‘San Bartolomeo’, a cui è dedicata la chiesa, viene portato sul fiume Oglio: il parroco, la statua del santo e ovviamente gli addetti alla sicurezza svolgono una processione con benedizione; al termine la statua viene riportata in chiesa”.

“Anni addietro – prosegue Ferrari – c’era l’usanza di arrivare da Piadena e zone limitrofe in bicicletta, oltre che per la processione anche per l’aperitivo della domenica o direttamente per cenare. Penso sarà una bella occasione per trascorrere del tempo insieme: può sembrare banale, ma in realtà per la vita di una comunità come quella di Castelfranco e importantissimo”.

A partecipare alla celebrazione anche il Vescovo di Trieste (e cremonese d’origine) Monsignor Enrico Trevisi.
Fede e non solo: nella ex scuola della frazione venerdì verrà inaugurata una mostra dedicata ai più piccoli, di ieri e di oggi; protagoniste le scenografie del Teatro Testoni di Bologna, ad opera di Vanni Braga.

“La mostra è pensata per i bambini fino ai 4 anni – spiega Braga, fondatore dell’associazione ‘Tana libera tutti APS’ – anche se penso possa interessare anche i più grandi; rimarrà aperta tutti i giorni della sagra fino alle 22. Abbiamo studiato dei percorsi dedicati, perché le scenografie a volte devono essere spiegate: c’è per esempio un armadio che si apre e diventa un elefante, un frigorifero che diventa un orso, una credenza in un camion; insomma; tante cose che si trasformano”.

“Va ricordato – aggiunge il sindaco Ferrari – che la mostra nasce proprio dall’idea di un gruppo di volontari che si sono riuniti, hanno deciso di costituire un’associazione e che si sta prendendo cura proprio dell’allestimento e della vita della mostra stessa”.

“L’amministrazione e il Comune da solo non ce la potrebbe fare a mandare avanti quella che è la vita del paese nelle piccole azioni di tutti i giorni – conclude -. Anche adesso, alle porte dell’inizio della festa, ci sono tante persone, tanti volontari, che stanno lavorando nella scuola: la stanno pulendo, la stanno sistemando, la stanno insomma preparando perché tutto vada per il meglio”.
Andrea Colla

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