Allagamenti, "un'opera già
realizzata. Ora altre cinque"
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Tiene banco in consiglio comunale a Casalmaggiore il tema dei recenti allagamenti di fine agosto: un problema che, come è stato evidenziato, non riguarda soltanto via Adua, via Ada Negri e la strada Bassa per Vicomoscano, ma anche altre frazioni casalesi e, più in generale, tutto il territorio nazionale.
“Le infrastrutture sono state realizzate negli anni ’70 e ’80 – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Vanni Leoni rispondendo alle sollecitazioni della consigliere Annamaria Piccinelli di Vivace e Sostenibile – e, come tali, vanno ora riviste dato che i cambiamenti climatici stanno portando a bombe d’acqua che, se prima si verificavano una volta ogni cinque anni, adesso arrivano due-tre volte a stagione. Qualcosa è stato fatto, ad esempio separando acque reflue e sporche dall’acqua piovana, tanto che ora non abbiamo più i cosiddetti rigurgiti delle fogne. Poi ci sono progetti, servono fondi, alcuni sono stati trovati ma in generale Padania Acque sta lavorando anche per intercettare finanziamenti europei. Il percorso di miglioramento è iniziato e qualcosa è stato fatto. Ora serve completare l’opera ma servirà un po’ di tempo”.
In merito alla progettazione territoriale, che per Casalmaggiore fa rifermento allo sfogo sul canale Cazumenta, il sindaco Filippo Bongiovanni ha spiegato come già nel 2016 Casalmaggiore fosse stata presa in esame come “caso di studio”. “Padania Acque – ha detto Bongiovanni – ha sei progetti in campo, presentati nel 2021: il primo è già stato realizzato e ha consentito di collettare Casalbellotto e Quattrocase alla rete fognaria principale. Ora si lavorerà su Motta San Fermo, sulla zona Lamari e poi sulle vie del centro cittadino. La parte positiva è che risolveremo il problema, quella negativa è che dovremo chiedere pazienza per i cantieri e le strade ovviamente rotte. Ma i progetti ci sono e cubano diversi milioni di euro. Vedendo quello che succede a Milano o Como, possiamo dire che da noi c’è un disagio, ma per fortuna non un disastro”.
Bongiovanni ha poi rimarcato i suoi no alle varie richieste giunte in comune per la chiusura di fossi o le tombinature, per evitare di peggiorare la situazione. “In passato queste concessioni venivano fatte con leggerezza – ha detto -. Inoltre sottolineo l’importanza della legge regionale sull’invarianza idraulica”.
Giovanni Gardani