Castello Mina della Scala, martedì
si riapre. Col sogno Ligabue
Nei prossimi giorni il castello Mina della Scala (1596) a Casteldidone riaprirà le sue porte ai visitatori. Il castello così sarà visitabile tutte le domeniche pomeriggio, dalle ore 15.30 alle ore 18, esclusivamente su prenotazione telefonica al numero 379-1165691.
Le visite guidate accompagneranno i partecipanti alla scoperta delle sale e della storia di questa affascinante dimora, dove il tempo sembra essersi fermato. Martedì 7 ottobre alle ore 19.30 dopo anni di pausa si terrà la prima iniziativa pubblica all’interno di una delle sale del castello. L’evento, organizzato in collaborazione con AICS “Il Borgo – Casa Museo Antonio Ligabue”, avrà come titolo “La via delle Pietre”.
Questa serata segnerà una vera ripartenza, un momento magico e ricco di emozioni, come racconta la vicepresidente della Casa Museo Claudia Fragni. L’atmosfera suggestiva del castello accompagnerà i presenti in un percorso guidato dedicato ai tempi del riequilibrio energetico.
A condurre l’esperienza sarà il dottor Stefano Minì, filosofo, formatore olistico, membro del Comitato Scientifico e docente alla Nitrogeno Academy, ente formativo per Operatori Olistici Transculturali. Accanto a lui collaboreranno Giovanna Esposito, esperta in tecniche di rilassamento corporeo, e Daiana Casali, naturopata e operatrice olistica TEA.
Dal 2026 la collaborazione con la Casa Museo Antonio Ligabue diventerà continuativa: mostre, proposte culturali ed eventi troveranno spazio nelle sale del castello, accanto a iniziative autonome. L’obiettivo è quello di far rivivere il castello con un’apertura costante nel tempo e un calendario sempre ricco di appuntamenti.
“Uno dei grandi traguardi sui quali stiamo già lavorando – spiega Claudia Fragni – è quella di portare Antonio Ligabue, che visse a lungo nel fienile della Casa Museo ospite della famiglia Caleffi, al Castello Mina della Scala, questa volta come ideale ospite dei Conti Persico Licer: un grande sogno dell’artista che potrà diventare realtà”.
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