Cronaca

Ettore Favagrossa è tornato a casa:
sabato la cerimonia di sepoltura

Sono tornate a casa, dopo oltre ottant’anni, le spoglie di diciotto Internati Militari Italiani (IMI) caduti in prigionia nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Le salme, provenienti dal cimitero militare di Lambinowice, in Polonia, sono state accolte a fine settembre con una cerimonia solenne presso il Tempio Nazionale dell’Internato Ignoto di Padova, alla presenza delle autorità civili e militari.

L’evento, promosso dal Ministero della Difesa in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Varsavia e l’Ufficio per la custodia delle sepolture di guerra, ha rappresentato un momento di forte valore simbolico e storico: il ritorno in patria di uomini che, dopo l’8 settembre 1943, scelsero di non aderire alla Repubblica Sociale Italiana, pagando con la deportazione e la vita la loro fedeltà al giuramento di soldati del Regno d’Italia.

Tra i nomi dei militari identificati figura Ettore Favagrossa di Piadena Drizzona, insieme ad altri compagni provenienti da diverse regioni italiane. Tutti condivisero la stessa sorte: la cattura da parte delle truppe tedesche, la detenzione nei campi di prigionia e la morte lontano dalla patria. Le spoglie di Ettore sono state accolte da alcuni eredi, dal sindaco di Piadena Drizzona Federica Ferrari e di Bozzolo Giuseppe Torchio (la famiglia Favagrossa risiede oggi a Bozzolo) e anche da Ugo Lazzarini di Casalmaggiore, autore di una grande ricerca sugli Internati Militari Italiani del Casalasco.

La cerimonia di Padova ha reso omaggio non solo ai diciotto soldati rimpatriati, ma a tutti gli oltre 600.000 Internati Militari Italiani, di cui circa 50.000 non fecero mai ritorno. Le salme, dopo la commemorazione, saranno destinate ai comuni di origine o tumulate nel Sacrario del Tempio dell’Internato Ignoto.

“Con questo gesto restituiamo identità, dignità e memoria a chi ha sacrificato la vita per la libertà e per l’onore dell’Italia”, hanno sottolineato i rappresentanti istituzionali presenti alla cerimonia. Il rientro delle spoglie chiude un lungo percorso di ricerca e collaborazione internazionale, volto a preservare la memoria di una pagina dolorosa ma fondamentale della storia italiana ed europea. Sabato alle 11 a Piadena Drizzona la cerimonia di sepoltura.

redazione@oglioponews.it

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