Cronaca

Calvatone, a Ferragosto
2026 il nuovo ponte Bailey?

Una nuova firma nel faticoso, ma continuo e crescente, percorso di realizzazione del nuovo ponte Bailey tra Calvatone e Acquanegra sul Chiese, dove la chiusura del manufatto storico perdura ormai da giugno 2023. Una firma che consente anche di conoscere, finalmente, in modo più puntuale il cronoprogramma dei lavori.

Oltre i cosiddetti tempi incomprimibili, che sono poi quelli della burocrazia, c’è la possibilità di accelerare o almeno di non perdere tempo. La firma è arrivata tra le Province di Cremona e di Mantova, che governano le due sponde del manufatto sul fiume Oglio. Quello che viene spiegato in questo protocollo – ed è la data più attesa – è che il ponte Bailey verrà varato dopo Ferragosto 2026, dunque la riapertura al traffico avverrà tre anni e due mesi dopo la chiusura.

Non è però l’unico dettaglio che emerge dal documento: si sa ad esempio, che gennaio sarà un mese di grandi movimenti in riva all’Oglio, sulle due sponde, perché l’intento è quello di allestire il cantiere necessario per perfezionare i lavori proprio entro la fine del primo mese del nuovo anno. Successivamente, entro inizio marzo, via allo smontaggio dell’attuale ponte in acciaio, per undici settimane consecutive.

Da giugno il via ai lavori per il ponte Bailey: di fatto Calvatone e Acquanegra sul Chiese non saranno collegate da alcun ponte soltanto per due mesi, due mesi e mezzo al massimo, ossia per l’intera estate, fino a Ferragosto, quando il varo del ponte Bailey chiuderà un periodo di disagi economici molto spiccati per tutti i commercianti, gli esercenti e i lavoratori delle due sponde. In totale il costo dell’operazione è di 2 milioni e 350mila euro, equamente divisi tra le due Province e il Ministero dei Trasporti.

G.G. 

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