Salvi per 80 centimetri:
25 anni fa la Grande Piena
Era l’una di notte del 19 ottobre 2000: venticinque anni fa il fiume Po toccava a Casalmaggiore un livello che mai prima di allora e mai dopo allora raggiunse più. Oltre il 1951, l’alluvione storica “ingigantita” però nella percezione dal fatto che l’argine maestro all’epoca era più basso; oltre il 1994, quando il fiume si fermò a 7.64, proprio come nel 1951.
Nel 2000 il Po a Casalmaggiore toccò quota 8.14 metri e da record fu anche la portata, 13mila metri cubi al secondo, 3mila in più rispetto al precedente record del 1994. Oggi quella data spicca sull’idrometro storico. E il ricordo è affidato, nell’intervista a CR1, a Graziano Lanzetti, all’epoca meatore per Aipo, che ricorda come il fiume sia arrivato ad appena 80 centimetri dal punto più alto dell’argine, rischiando dunque di tracimare.
Impressionano i video girati nella vicina campagna reggiana, così come le fotografie scattate al ponte ferroviario, ovviamente chiuso per motivi di sicurezza. Un giorno rimasto nella storia del nostro comprensorio, con San Daniele e la sua frazione di Sommo con Porto, che pagò il dazio più pesante, una beffa poi confermata dalla burocrazia italiana, che si aggrappò alla mancanza di pezze giustificative pur di non riconoscere i danni a molti dei residenti che videro la loro casa finire sott’acqua. Ma questa è un’altra storia: meno romantica e senza lieto fine.
Giovanni Gardani
(foto Gigi Ghezzi; video Alessandro Osti e Claudio Bonelli)