Chiesa

"Presenza discreta e preziosa":
Casalmaggiore saluta le sue Ancelle

“Abituate a essere presenze discreta, madre Assunta e suor Cecilia non hanno fatto i salti di gioia per questa celebrazione, ma ho insistito perché ci fossero e perché questa Messa fosse per loro”. Una frase, quella del parroco don Claudio Rubagotti, che riassume al meglio tutta l’umiltà e la voglia di lavorare dietro le quinte da parte delle suore Ancelle della Carità, salutate domenica a Casalmaggiore dalla comunità prima di lasciare la comunità dopo 145 anni.

Dal 1880 infatti le Ancelle della Carità erano presenti a Casalmaggiore, gestendo prima una casa per ragazze madri sole e poi l’asilo, che tuttora è attivo col nome di scuola San Giuseppe ma che in passato era da tutti conosciuto come “Provvidenza”. Le ultime esponenti di una lunga storia, di un lungo sodalizio, sono dunque state Madre Assunta Corti e Suor Cecilia Galbardi, che sono state trasferite dal loro istituto.

Anche i ragazzi di Casa Giardino, con le suore Figlie di Gesù Sofferente, e della comunità i Girasoli non hanno voluto mancare alla celebrazione, con il sindaco Filippo Bongiovanni nei primi banchi per dire a sua volta il proprio grazie.

“Come abbiamo corrisposto al carisma e al lavoro delle nostre suore?” ha chiesto don Claudio dall’altare. “Lungi da me creare senso di colpa, ma senso di responsabilità sì. Dobbiamo fare sempre la nostra parte nel quotidiano, per essere grati e per essere cristiani, senza dare mai nulla per scontato”.

Dai bambini della scuola un dono alle due sorelle, con la celebrazione che si è chiusa con il lungo, sentito e commosso, applauso di tutta la chiesa, di tutta una comunità, che da qualche ora – come già aveva ricordato don Claudio Rubagotti – si è svegliata più povera.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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