Quando la politica si unisce...
Casalmaggiore s'è desta!
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La tangenziale è nata martedì 28 ottobre 2025. Ciò non significa che la vedremo presto, ciò non significa che i problemi dell’Asolana siano magicamente risolti. Ma da qualche ora Casalmaggiore e il Casalasco hanno una speranza concreta. Quella di un’opera che la Tibre aveva promesso prima di affossare, bloccandola. Quella che, da martedì 28 ottobre 2025, siamo certi possa camminare con le proprie gambe.
Il tifo si è subito speso: i primi messaggi anche social dopo l’incontro romano hanno cercato di attribuire i meriti a chi ha portato questo risultato. E’ il gioco della politica, da qualche anno (forse decennio) spesso ridotta proprio a parentesi “calcistica”. Dimenticandosi però che, al di là di meriti e cappelli, se un risultato si ottiene in modo così unitario, restando in metafora, è tutto il territorio a fare gol. Un gol collettivo, senza marcatore specifico.
Sì, la tangenziale sia prima di tutto bipartisan, sia apartitica, sia di tutti. I meriti ci sono, in modi e tempi diversi, da parte di tutti. Alla Provincia di Cremona va riconosciuta un’accelerazione decisiva: Roberto Mariani si è insediato da poco più di un anno (tredici mesi) e ha già portato a casa un risultato storico per un territorio, il Casalasco, che il suo predecessore aveva completamente dimenticato (anche nel piano Marshall), risentendosi poi nel momento in cui alcune risorse sono state spostate per riequilibrare la distribuzione delle stesse. La Provincia di Cremona ha dimostrato che, anche nell’era post riforma Delrio, questo ente può contare e pesare. Eccome.
Luciano Toscani, da vicepresidente e soprattutto ex sindaco di Casalmaggiore, ha giocato un ruolo decisivo e non certo sotterraneo, capendo che i tempi erano maturi più di quando era primo cittadino. Peraltro è arrivato portando sul tavolo già un progetto, dell’ingegner Pier Angelo Cavalca, il che è senza dubbio sinonimo di serietà.
La Regione ha avuto finalmente la forza di confermare che la tangenziale è prioritaria, cosa che non aveva fatto due estati fa, quando ricordò che “prima ci sono le Olimpiadi di Milano-Cortina”. Una cosa non esclude l’altra e le priorità possono essere più di una e parallele: brava l’assessore Claudia Maria Terzi a ribadirlo a grande voce e utile, va riconosciuto, l’incontro proprio di due estati fa con il sindaco Filippo Bongiovanni, che ha reso edotta l’assessore regionale della situazione già al collasso (sono poi arrivati altri due mortali). Al sindaco va anche dato merito di avere “smosso” i contatti di partito, con l’onorevole Silvana Comaroli in primis, a Roma: è apparsa meno degli altri, Comaroli, in queste settimane, ma è stata ringraziata da ambo le parti, da Mariani e da Bongiovanni, per avere finalmente incastrato l’appuntamento di martedì 28 ottobre 2025 nella fitta agenda romana. Sembrava non doversi tenere più, quel summit, ora è realtà. E, senza esagerare, è storia.
Non è andata meglio del previsto: è andata bene, come doveva essere. Per un territorio troppe volte “scartato” dalle priorità, anche perché troppe volte disunito. Non martedì 28 ottobre 2025, non dopo i lutti e i dolori dell’Asolana, carico da undici sul percorso di convincimento. Non dimentichiamo le minoranze consiliari, quelle passate e presenti, con Annamaria Piccinelli che ha guidato il movimento di protesta ricordando nomi e cognomi delle vittime dell’Asolana. O i recenti flash mob sull’Asolana di Laboratorio Comune.
Non è un articolo per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, anche se ammettiamo che potrebbe sembrare tale. E’ solo un invito a non essere tifosi, ad accogliere quanto spetta al territorio. Perché – posto che la tangenziale non sorgerà prima di 4-5 anni (ah, cara burocrazia, cari tempi tecnici!) – martedì 28 ottobre 2025 si è verificato un miracolo che va oltre la realizzazione dell’infrastruttura o che, per meglio dire, la concretizza: martedì 28 ottobre 2025, finalmente, Casalmaggiore – unita in tutte le sue parti e oltre i partiti – s’è desta!
Giovanni Gardani