Oglio Po, Asst: "Confronto costante
con personale e sindacati"
La replica dei vertici Asst alla CGIL: “La carenza di infermieri si affronta con soluzioni concrete e praticabili. Il confronto con personale e organizzazioni sindacali è continuo”.
“Lanciare allarmi senza proporre o trovare soluzioni serve solo ad acuire il problema, destabilizzare gli operatori e confondere i cittadini, rischiando di rendere la struttura meno attrattiva”. A dichiararlo, replicando all’intervento di Luca Dall’Asta, segretario FP CGIL Cremona preoccupato circa la possibile esternalizzazione del Reparto di Medicina, è il direttore generale di Asst Cremona Ezio Belleri.
Una risposta che fornisce precisazioni rispetto a quanto dichiarato dal sindacalista in merito al futuro del nosocomio: “Dal 2024 ad oggi gli incontri fra la Direzione strategica dell’Asst di Cremona e le Organizzazioni sindacali si svolgono sistematicamente con una periodicità che varia dalle due alle tre settimane. Durante gli incontri vengono portate all’attenzione e discusse le diverse criticità con le relative possibili soluzioni, motivate in modo puntuale e oggettivo, dati alla mano”.
Nell’intervento di replica all’esponente CGIL si ricorda come la criticità relativa al personale infermieristico travalichi il contesto locale ma sia di portata ben più ampia: “Il tema della carenza di personale infermieristico – definita in Italia un’emergenza nazionale (mancano circa 65.000 infermieri) – è stato ampiamente affrontato più volte e in diversi contesti, dalla Conferenza dei Sindaci al Collegio di direzione e in sede di confronto sindacale; sarà all’ordine del giorno anche nel prossimo incontro con le organizzazioni sindacali convocato nella mattina di mercoledì 5 novembre”.
Nella nota vengono citati altri momenti di confronto, recenti, per trattare la questione: “A dimostrazione della serietà con cui l’Asst di Cremona sta trattando il problema, il 13 ottobre scorso, all’Ospedale Oglio Po, si è tenuta una riunione tecnico-operativa straordinaria alla quale hanno partecipato il direttore generale Ezio Belleri, il direttore amministrativo Gianluca Leggio, il direttore sanitario Francesco Reitano, il direttore socio sanitario Giorgio Scivoletto, il direttore medico Maria Lidia Raffaela Sinatra, il direttore della DAPSS Alberto Silla, i direttori e i coordinatori di tutte le unità operative.
Al centro dell’attenzione i dati di attività, i lavori di riqualificazione del Presidio e le possibili azioni da attuare nell’immediato per gestire la carenza di infermieri mettendo in atto tutte le modalità di reclutamento e le formule contrattuali consentite: concorsi, libera professione e attivazione di accordi con fornitori esterni di personale. Unico obiettivo condiviso con i partecipanti, quello di garantire e – dove possibile – potenziare i servizi di sanità pubblica”.
IL DIRETTORE BELLERI: “FARE DI TUTTO PER TROVARE GLI INFERMIERI”
“Il tema della carenza di personale, medici e infermieri è molto serio e va affrontato con serietà. A nessuno è mai passato per la testa di minimizzare. Anzi – precisa Belleri. “Lanciare allarmi senza proporre o trovare soluzioni serve solo ad acuire il problema, destabilizzare gli operatori e confondere i cittadini, rischiando di rendere la struttura meno attrattiva”.
“Sappiamo bene che i servizi sanitari funzionano solo se c’è il personale, per questo è nostro dovere fare di tutto per trovarlo, ed è quello che stiamo facendo con determinazione. Analizzando i numeri del Presidio Oglio Po nei primi nove mesi del 2024 e 2025 (da gennaio a settembre) ciò che emerge è un aumento significativo dell’attività ambulatoriale che è passata da 483.439 prestazioni a 503.202 e la stabilità dei pazienti dimessi da 3053 a 3071” – aggiunge il direttore generale
“Questo è accaduto nonostante le difficoltà, come ad esempio la riduzione forzata dei posti letto di Medicina (da 48 a 30) nei quattro mesi estivi proprio per la mancanza di infermieri. Un altro dato di rilievo è quello degli accessi in pronto soccorso che sono in costante aumento (da 19.551 al 19.982)”. In chiusura, un’ultia considerazione da parte di Belleri: “Trovo che parlare di “lenta agonia” sia ingiusto e non corrisponda al vero. Soprattutto svilisce l’impegno di chi all’Oglio Po lavora ogni giorno, e di chi, con grande senso di realtà, cerca di trovare soluzioni concrete e praticabili per mantenere attivo al meglio delle possibilità l’Ospedale Oglio Po, importante riferimento per il territorio”.
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