Il questore Carlo Ambra si presenta
"Porterò la polizia in strada"
Negli uffici di via dei Tribunali ha preso servizio oggi il nuovo questore di Cremona Carlo Ambra. Originario di Napoli, classe 1971, è il questore più giovane d’Italia.
“Sono onorato di questo primo incarico qui a Cremona”, ha detto il nuovo questore durante l’incontro di questa mattina con la stampa. “Ho scelto io Cremona, me ne hanno parlato benissimo, è un salotto, è elegante, una bomboniera, una città generalmente tranquilla che come ogni città ha delle criticità, ma nel suo insieme ha una sicurezza adeguata“.
“Ho scelto la polizia per passione”, ha poi raccontato Ambra, presentandosi alla città. “E’ il lavoro che più mi si addice perchè ho un forte senso istituzionale, ho bisogno di sentirmi utile per la collettività, come può essere un medico che fa di tutto per migliorare la vita delle persone.
Bisogna portare la polizia per strada, la priorità è il controllo del territorio, perchè consente di individuare quelle problematiche che maggiormente danno fastidio ai cittadini. Il contrasto non è solo al crimine organizzato, che comunque ha la sua importanza, ma anche al microcrimine, che è quello che infastidisce le famiglie e le persone”. Il nuovo questore si è detto molto sensibile a temi quali il contrasto al bullismo e la violenza giovanile. “Sono padre di due figli adolescenti, quindi comprendo quali sono le ansie delle famiglie, e quindi vorrei, quando esce un figlio, che i genitori siano tranquilli. Mi sforzerò al massimo per cercare di far percepire sicurezza ai cittadini e dare serenità. Questi sono obiettivi che si potranno raggiungere con un lavoro sinergico insieme all’Arma dei carabinieri, alla guardia di finanza, al prefetto. Tutti insieme potremo dare un contributo per dare un maggiore impulso per garantire più sicurezza”.
Non solo bullismo giovanile, ma anche i reati di genere e quelli contro le fasce più deboli, come le truffe agli anziani, “reati che mortificano le vittime, magari persone sole nelle proprie abitazioni”. E poi l’ordine pubblico, settore per il quale il nuovo questore ha un’importante esperienza. “Per le manifestazioni sportive, abbiamo una squadra in serie A, il basket, lo sport in territorio cremasco, l’obiettivo è quello di portare le famiglie e i figli dentro lo stadio. Bisogna andare allo stadio sereni, viversi una domenica con i valori dello sport. Cercheremo di gestire al meglio l’ordine pubblico con un minimo impatto sulla circolazione stradale“.

I primi anni della sua attività, Ambra li ha passati alla Questura di Torino, al Commissariato Centro e dal 1996 in poi è stato totalmente nel circuito delle Digos. Capo della Digos a Catania, capo della Digos di Torino per otto anni e per un breve periodo alla Polizia amministrativa e sociale dell’immigrazione di Asti. La sua carriera è caratterizzata dalla polizia di prevenzione: ha gestito tantissime manifestazioni di piazza, come il G7 di Catania, e anche il problema della C-Star, una nave noleggiata nel 2017 da un’organizzazione di estrema destra che aveva l’obiettivo di contrastare le operazioni delle Ong attive nel salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo. “Grazie ad un’attività capillare e meticolosa”, ha ricordato Ambra, “siamo riusciti ad evitare la partenza di questa nave da Catania”.
“L’incarico di Torino è stato quello più formativo“, ha spiegato il nuovo questore di Cremona. “Torino è la patria dell’anarchia e dell’antagonismo in Italia, dove la sola mobilitazione contro la TAV la fa da padrona dal punto di vista della piazza. Sono state fatte delle importanti operazioni di polizia nell’ambito del contrasto all’antagonismo. Abbiamo sgomberato il centro sociale anarchico insurrezionalista Asilo, che ha radunato tutta l’anarchia italiana.

C’è stata una grossa manifestazione internazionale a Torino nel marzo del 2019 in cui si erano riuniti circa 2.000 anarchici e noi siamo riusciti a fermare un gruppo di 200 violenti e a sequestrare un arsenale con cui volevano devastare la città. La Digos di Torino è un’eccellenza della polizia in Italia, si tratta di persone specializzate anche per la mole di lavoro che c’è per quanto riguarda la violenza di piazza, ma anche quella sportiva”.
Ambra ha curato anche attività nell’ambito del terrorismo internazionale, è stato uno dei pochi ad aver sequestrato un missile terra-aria a Catania, e poi ha costituito delle unità operative all’interno delle Digos per il contrasto alla violenza sportiva, maturando una grande esperienza nel settore. Ha gestito i tifosi della Nazionale italiana per i Mondiali di calcio in Germania, in Sudafrica, gli Europei in Portogallo, Svizzera, Polonia e Ucraina, e ha coordinato un’operazione contro il razzismo, riuscendo ad individuare circa 180 persone che avevano intonato cori razzisti nei confronti del giocatore Lukaku.
La carriera di Carlo Ambra
Classe 71, sposato con una collega che dirige la polizia di frontiera aerea a Caselle Torinese e con due figli di 15 e 17 anni, laureato in Giurisprudenza presso l’Università la Sapienza di Roma, ha frequentato il corso quadriennale per Commissari della Polizia di Stato entrando in servizio nel 1994, con primo incarico alla Questura di Torino – Commissariato Centro e, subito dopo, Digos fino al 1999, quando è stato trasferito alla Questura di Roma – Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e nell’agosto 2000 al Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale Polizia di Prevenzione (ex UCIGOS), fino al 2015. In questi quindici anni ha, tra l’altro, costituito e coordinato le “Squadre Tifoserie” per la prevenzione e il contrasto della violenza sportiva in ambito nazionale, facendo altresì parte, in qualità di componente, dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
In tale contesto ha redatto diversi elaborati e documenti sul fenomeno della violenza in occasione di manifestazioni sportive, approfondendo soprattutto gli aspetti delle infiltrazioni dei sodalizi estremisti all’interno delle curve e dei rapporti internazionali con tifoserie oltranziste straniere, ricoprendo altresì l’incarico di coordinatore delle attività degli “Spotter” della Polizia Italiana in occasione dei Mondiali di Calcio in Germania (2006) e in Sud Africa (2010) e degli Europei di Calcio in Portogallo (2004), in Austria e Svizzera (2008) e in Polonia ed Ucraina (2012).
Ha anche svolto attività di insegnamento sul fenomeno ultras e sulla normativa di contrasto alla violenza sportiva. Promosso Primo Dirigente nel gennaio 2015 è stato assegnato, nel mese di dicembre, alla Divisione della Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione della Questura di Asti e nel giugno 2016 è stato trasferito alla Questura di Catania ricoprendo l’incarico di Capo della Digos fino a settembre 2017 quando è stato nuovamente assegnato alla Questura di Torino come Capo della Digos fino a gennaio 2025.
Promosso Dirigente Superiore è stato trasferito, nel marzo 2025, al Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio Centrale Ispettivo, divenendo poi Questore della Provincia di Cremona dal primo dicembre 2025. Nell’ambito di una carriera trentennale per la quasi totalità nel circuito delle Digos ha contribuito alle gestione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica in occasione di numerose manifestazioni di piazza, tra cui quelle indette nell’ambito della mobilitazione contro la TAV, e di Grandi Eventi come i Vertici G7 di Taormina (luglio 2017) e Venaria Reale (settembre 2017 e aprile 2024) dirigendo, altresì, importanti operazioni di polizia giudiziaria di rilevanza nazionale volte a contrastare il terrorismo internazionale, l’estremismo politico oltranzista ed il fenomeno ultras violento.
Sara Pizzorni