Nuovo ponte sul Po, Piloni incalza:
"A che punto è il progetto?"
Nuovo ponte sul Po tra Casalmaggiore e Colorno: interrogazione del consigliere regionale Pd Matteo Piloni: “Collegamento strategico, a che punto siamo con l'iter progettuale?”
L’iter progettuale del nuovo ponte sul Po tra Casalmaggiore e Colorno è al centro dell’interrogazione dem presentata da Matteo Piloni a Palazzo Lombardia. Un documento tramite il quale il consigliere regionale democratico intende chiedere lumi circa lo stato dell’arte del progetto per il nuovo manufatto, infrastruttura e snodo viabilistico di fondamentale importanza.
“Vogliamo sapere – afferma Piloni – a che punto sia il progetto definitivo, quali siano le tempistiche previste e quale la situazione economica legata alla realizzazione del nuovo ponte”. La necessità di porre al centro del dibattito la questione nasce per evitare che i collegamenti siano interrotti, scenario che avrebbe pesanti ripercussioni sui territori rivieraschi. Una situazione, purtroppo nota.
Nel documento si ribadisce come sia “essenziale che il nuovo ponte sia pronto a entrare in funzione nel momento in cui sarà necessario chiudere l’attuale struttura, evitando il rischio di un nuovo blocco totale del collegamento tra le due sponde, con pesanti ricadute sociali ed economiche, come avvenuto tra il 2017 e il 2019”.
Altra questione sollevata da Piloni è quella relativa alla durata dell’attuale infrastruttura: “I dieci anni di vita stimata dell’attuale ponte scadranno tra poco più di tre anni e mezzo, mentre la nuova opera, stimata intorno ai 300 milioni di euro, richiede almeno cinque anni di lavori dal loro avvio”. Ulteriori nodi da sciogliere circa la copertura finanziaria: “A ciò si aggiunge il fatto che, nonostante la presentazione della progettazione di fattibilità tecnico-economica da parte della Provincia di Parma il 3 settembre scorso, restano aperte questioni cruciali sulla copertura finanziaria e sui tempi di avvio del cantiere”.
L’esponente di minoranza a Palazzo Lombardia riverbera le legittime preoccupazioni del territorio sull’intera vicenda, partendo dalla mancanza di riferimenti circa un progetto definitivo. Aspetto peraltro emerso a seguito dell’incontro in Auditorium Santa Croce a Casalmaggiore sulla tangenziale del 30 novembre. In quel frangente Paolo Antonini, presidente del Comitato Treno Ponte Tangenziale spiego la situazione: “Non conosciamo quale sia il progetto definitivo per il nuovo ponte sul Po e soprattutto quali siano le ragioni per le quali è ritornato alla Provincia di Parma perché alcune proposte di quel progetto non sono attuabili”.
Piloni prosegue ponendo gli stessi quesiti avanzati a margine dell’incontro pubblico a Casalmaggiore: “La consegna del progetto è già arrivata con oltre un anno di ritardo – sottolinea il consigliere dem – e l’ipotesi di ulteriori revisioni alimenta la preoccupazione di cittadini, amministratori locali e realtà civiche, che lamentano la totale mancanza di informazioni sul progetto definitivo e non conoscono le ragioni per cui ANAS avrebbe rimandato gli elaborati alla Provincia di Parma, ritenendo non attuabili alcune proposte”.
In chiusura, posto che la competenza spetta ad ANAS, Piloni rivendica il ruolo che potrebbe avere Regione Lombardia nella partita: “È urgente fare chiarezza – conclude Piloni – per garantire certezze sui tempi e sulla realizzazione di un’infrastruttura strategica che collega la Lombardia all’Emilia-Romagna. Siamo consapevoli che la competenza sia di ANAS, ma proprio perché si tratta di un’opera fondamentale per il territorio riteniamo che la giunta regionale abbia il dovere di conoscere e monitorare l’iter che la riguarda”.
L.C. (video Alessandro Osti)