Pazienti picchiati
Anche un casalese
tra i difensori

Nelle foto un’immagine dei maltrattamenti e il neurologo sassarese indagato Giuseppe Dore
Dovrà difendere la sua assistita, che l’ha scelto quale legale di fiducia (inizialmente il foro di Sassari aveva le aveva assegnato d’ufficio l’avvocato Sabina Useli), in una causa di risonanza nazionale, che non ha mancato di riempire pagine di giornali e di occupare spazi radio-televisivi. Carlo Pellegri di Casalmaggiore, avvocato di 30 anni, ha di fronte la causa più importante sin qui della sua pur giovane carriera.
I fatti sono presto riportati: il pm della Procura della Repubblica di Sassari Gianni Caria sta conducendo le indagini preliminari su Giuseppe Dore, neurologo di Ittiri (Sassari) e sedicente guaritore di demenze. Con lui sono indagati anche altri quattro medici, Marinella D’Onofrio, Gianfranco Dettori, Massimo Lai e, nelle ultime ore, pure Mario Piredda, per avere favorito presunti maltrattamenti su alcuni malati di Alzheimer. Il tutto rientrava, secondo il Dore, nella “rivoluzionaria” cura presentata con il nome di Psiconeuroanalisi, un mix di psicologia, neurologia e Kabbalah. I malati venivano picchiati, stando all’accusa, perché lo choc delle percosse subite potesse, assieme ad altri metodi, favorire la guarigione dalla malattia neuro-degenerativa.
Il pm Caria sta accertando pure eventuali responsabilità di alcuni famigliari dei malati, che potrebbero avere favorito i sistemi di Dore o con il tacito assenso, oppure addirittura promuovendone l’efficacia. Tra questi figura proprio l’assistita di Pellegri, che avrebbe dato vita ad una onlus pro-Dore negli anni scorsi, portando su blog vari e sul sito dell’associazione la testimonianza di guarigioni legate alla Psiconeuroanalisi. Carlo Pellegri dovrà dimostrare il contrario, ossia che la sua assistita non ha mai contribuito alla fondazione della onlus e che non ha mai cercato di favorire in alcun modo le terapie d’urto di Dore, rivolte nel caso specifico anche su un parente stretto della signora.
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