Cultura

Grande evento
a Sabbioneta, mostra
sui pittori dell’Oglio-Po

Nella foto un quadro di Tapparini che mostra una spiaggia sul Po, quando ancora il fiume era balneabile

 

“Paesaggio e pittura tra Oglio e Po: arte, identità e territorio”: è questo il titolo della mostra che Sabbioneta ospiterà dal 20 aprile fino al 30 giugno 2013, con possibilità di proroga. Un titolo che contiene il succo dell’intera esposizione, curata dal dottor Gianfranco Ferlisi e ospitata dal Palazzo Ducale della Piccola Atene.

Una mostra che segue idealmente quella già organizzata a promossa da Ferlisi due anni fa presso la Casa del Mantegna a Mantova, che riguardava pittori e artisti dei comuni dell’Alto Mantovano.

“E lo spirito” annuncia Ferlisi “è lo stesso di allora. Quello fu un primo step, ma il nostro lavoro di ricerca territoriale non si è fermato e il ciclo di mostre continua: stavolta abbiamo studiato, con sondaggi, approfondimenti e aiuto spesso da parte degli eredi dei grandi artisti ritrovati, il territorio tra Oglio e Po, da Acquanegra sul Chiese fino a Pomponesco e Dosolo, con inserti anche cremonesi, specie nella zona di Casalmaggiore. Esporremo più di 200 opere e in catalogo abbiamo inserito più di 40 artisti. Per coinvolgere il territorio la mostra avrà la sua sede centrale a Sabbioneta, mentre Commessaggio, nel Torrazzo, e San Martino dall’Argine saranno le sezioni staccate”.

Tutti i comuni mantovani della zona hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per l’operazione e tutti hanno dunque contribuito ad una mostra che si preannuncia da subito interessante e destinata ad avere successo: accanto a nomi molto noti anche al grande pubblico (su tutti citiamo Goliardo Padova di Casalmaggiore), verranno scoperti anche nomi nuovi, rimasti all’ombra dell’oblio in questi anni. “La ricognizione su aree non troppo vaste” spiega Ferlisi “serve proprio a questo, a riscoprire pittori audaci e capaci che magari nessuno ha mai considerato o che la critica dell’epoca ha costretto a restare nelle retrovie. La mostra sarà settoriale ma riguarderà – questo è il suo cardine temporale – opere che vanno da metà Ottocento fino agli anni ’60 del Novecento. La mostra sarà incentrata soprattutto su pitture di paesaggi tipici della nostra zona. Ma non mancheranno anche piacevoli eccezioni”.

Di seguito ecco l’elenco degli artisti presenti divisi in sezioni, come da catalogo:

L’Ottocento: Delfino Delfini (Rivarolo Mantovano), Gerolamo Trenti (Pomponesco), Giacomo Albè (Viadana), Riccardo Cessi (Dosolo), Massimo Piccinini (Viadana).

Il fascino discreto del Melodramma: Vittorio Rota (Pomponesco), Edigio Giuseppe Malgarini (Viadana), Mauro Pagano (Canneto sull’Oglio).

Dagli echi divisionisti ai Novecentismi: Enrico Carlo Barbieri (Viadana), Camillo Racchelli Sartori (Commessaggio), Olga Avigni (Viadana), Ettore Bozzolo (Gazzuolo), Angelo Gavetti (Viadana), Mario Grazzi (Dosolo), Aldo Marini (S. Martino dall’Argine), Aldo Bottoli (Bozzolo), Gino Pelizzola (Viadana), Galileo Mastellini (Commessaggio), Giuseppe Tenca detto il Castagnola (Commessaggio), Vando Tapparini (Dosolo).

Tra echi chiaristi e spartiti paesistici e malinconici: Paride Falchi (Casalmaggiore), Aldo Oppici (Sabbioneta), Giuseppe Giacomo Gardani (Sabbioneta), Goliardo Padova (Casalmaggiore), Andrea Tagliarini detto Rini (Sabbioneta), Bruno Ballasini (Viadana), Amedeo Ippolito Rossi (Bozzolo), Carlo De Carli (Viadana), Luigi Sanguanini (Commessaggio), Luigi Tagliarini (Sabbioneta).

Primitivismi, segni magici, surreali, astratti: Adone Asinari (Pomponesco), Franco Asinari (Pomponesco), Giulio Salvatori (Acquanegra), Riccardo Musoni (Acquanegra), Mario Pecchioni (?), Renato Laffranchi (Rivarolo Mantovano), Domizio Mori (Dosolo), Franco Somenzari (Viadana), Max Kuatty (Canneto sull’Oglio), Giorgio Pizzamiglio (Viadana), Alberto Rizzi (Dosolo).

Tra echi naif e folk art: Pietro Ghizzardi (Viadana), Pietro Borettini detto Pedar (Viadana), Sergio Pasquali (Sabbioneta).

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