Oglio-Po, dalla Regione
suggerimenti per
riformulare il Piano
“Ho segnalato alla dottoressa Mariani le mie osservazioni e le mie perplessità, chiedendo di rimodulare il piano di organizzazione aziendale in base alle esigenze del territorio Oglio-Po”: parole di Mario Melazzini, assessore regionale alla Sanità, dopo la riunione tenutasi ieri sera con la direttrice generale dell’azienda ospedaliera di Cremona, la dottoressa Mariani.
Una riunione “andata bene” secondo quanto riportato da Melazzini, in rapporto anche ai “suggerimenti necessari per rivedere il piano”. L’assessore alla Sanità lombarda ha infatti sollecitato la dottoressa Mariani a confrontarsi con gli amministratori del comprensorio di riferimento del presidio di Vicomoscano “per riformulare una proposta commisurata ai servizi attualmente erogati dall’OglioPo e che possa valorizzare il laboratorio analisi e la pediatria del presidio”.
“Le mie perplessità sono state riportate alla direzione strategica aziendale”: prosegue Melazzini. Ma perché è stato approvato un Piano di Organizzazione Aziendale con così tante criticità? “Nel momento in cui la direzione strategica ci dice che tutte le richieste del territorio sono state recepite, i nostri tecnici si preoccupano di valutare solo i contenuti del piano. Se però il territorio suggerisce altre modifiche, queste vanno valutate”.
“In un’ottica di organizzazione funzionale dev’essere garantito quanto serve per mantenere l’erogazione dei servizi del presidio OglioPo. In questa direzione penso andrà la proposta della dottoressa Mariani”.
Della situazione relativa al Piano di Organizzazione dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, si é interessato il candidato del Pdl alle prossime elezioni regionali, Carlo Malvezzi.
“In merito a quanto emerso in questi giorni – ha dichiarato Malvezzi – ho preso contatto con il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Simona Mariani, e con l’assessore regionale alla Sanità Mario Melazzini riscontrando, da parte di entrambi, la piena disponibilità a valutare, nel pieno rispetto dell’autonomia gestionale dell’azienda, ulteriori riflessioni circa il Piano di organizzazione aziendale, tenendo conto sia della necessità di contenere i costi, sia delle istanze provenienti dal territorio di pertinenza dell’Oglio Po e di rilancio del livello dei servizi”.
Malvezzi non ha mancato poi di sottolineare “la volontà di Regione Lombardia e dell’azienda ospedaliera di valorizzare il presidio dell’Oglio Po anche in un momento di profonda revisione della spesa, che impone a tutte le strutture sanitarie processi virtuosi di riorganizzazione e ottimizzazione dei servizi. L’intero sistema pubblico – ha sottolineato infine il candidato del Pdl – é chiamato a misurarsi con questa sempre più forte necessità, da non scambiare, tuttavia, con la volontà di sopprimere. Il caso dell’Oglio Po dimostra esattamente il contrario: la volontà delle istituzioni lombarde di mantenere un presidio importante sul territorio garantendone i servizi di eccellenza”.
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