Cultura

Viadana, Marika
Venezia racconta gli
orrori della Shoah

“Un’iniziativa che susciterà in voi la commozione”: ha esordito così il vicesindaco di Viadana Dario Anzola nel presentare agli oltre 200 studenti dell’Itis la Giornata della Memoria celebrata questa mattina nell’auditorium di piazzetta Orefici.

Prima di dare la parola ai due relatori Anzola ha spiegato che la scelta di staccarsi dalla scadenza consueta del 27 gennaio era dovuta al desiderio di estendere il più possibile le celebrazioni senza concentrare il tutto in una sola data.

Dopo i saluti della dirigente scolastica Maria Teresa Barzoni due sono stati i momenti della celebrazione. Prima con la descrizione tecnica dei vari campi di concentramento ben diversi da quelli di sterminio svolta con profonda conoscenza dei particolari dallo studioso della resistenza Iefte Manzotti e subito dopo il racconto di Marika Venezia vedova di Shlomo Venezia, uno dei pochi superstiti scampati all’olocausto.

“Mio marito per tanti anni non ha mai voluto rivelarci nulla della sua terribile esperienza. Poi a poco a poco ha cominciato a raccontare della sua famiglia ebrea completamente sterminata dai tedeschi. Lui venne mandato in un campo di concentramento dove era addetto a togliere migliaia di morti dalle camere a gas. Impressionante il ricordo di una neonata rimasta miracolosamente viva sotto un mucchio di cadaveri perchè attaccata al seno della mamma deceduta. Quando le guardie la ebbero portata fuori qualcuno con un colpo di fucile le sparò alla nuca per sopprimerla”.

Marika Venezia ha poi chiesto agli studenti di fare domande, ribadendo che i documenti esistenti costituivano la miglior risposta alle frange di negazionisti che ancora tentavano di smentire l’olocausto e le cifre di tale sterminio.

Sulle ragioni di tanto odio per il popolo ebraico è stato sottolineato che la Germania per ottenere il consenso aveva bisogno di creare dei nemici interni ed esterni. Come ha precisato lo storico Manzotti: “La storia si ripete poiché la stessa cosa l’hanno fatta gli Usa dopo l’11 settembre scatenando una violenta reazione contro Al Qaeda”.

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